L’Unesco ferma le Grandi Navi nella Laguna di Venezia

Entro il 2017, l’Unesco ha chiesto in una risoluzione adottata nella 40esima sessione ad Istanbul relativa al sito ‘ Venice ant its Lagoon’ che intima al governo di correre ai ripari, si tratta di dare uno stop alle Grandi Navi nella Laguna di Venezia, grazie al lavoro delle posizioni di ‘Italia Nostra’.  Per quanto riguarda l’Italia dovrà presentare entro il 1 febbraio del prossimo anno un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito, contestualmente a misure urgenti ugualmente richieste dall’Unesco , dal  “fermo di qualsiasi nuovo progetto infrastrutturale” a un “documento legale che introduca la proibizione alla grandi navi passeggeri e commerciali di entrare in Laguna”, nonché  “l’introduzione di limiti nel traffico acqueo (di velocità, e nel tipo di scafi e imbarcazioni) in città e in Laguna e una strategia efficace per un turismo sostenibile”.

La presidente della sezione di Venezia di ‘Italia Nostra’ per la tutela del patrimonio storico artistico e naturale della nazione, la presidente della sezione di Venezia, Lidia Fersuoch, si legge in un comunicato stampa che l’associazione, nel periodo intercorso tra il 2011 e 2012, in modo assiduo ha segnalato all’Organizzazione mondiale sostenendo che a mancare erano ‘i presupposti per includere Venezia e la sua Laguna nella Word Heritage List, ovvero la lista dei siti culturali di importanza mondiale, meritevoli di essere protetti e conservati come patrimonio di tutta l’umanità, in quanto il governo italiano e le amministrazioni locali  sono venuti meno all’impegno assunto con l’UNESCO di tutelare la città di Venezia e la sua Laguna.

Cosa rischia Venezia? Essere dimenticata, ancora di più di oggi. Si, perché in mancanza di progressi ‘l’UNESCO prenderà in considerazione di iscrivere il sito nella lista dei pericoli, al pari di luoghi iscritti da eventi bellici. Uno schiaffo che il governo italiano si spera non voglia subire – commenta Italia Nostra – correndo finalmente ai ripari con decise misure per la tutela di Venezia e della Laguna’.

In conclusione, la richiesta dell’associazione ‘Italia Nostra’ per evitare danni irreversibili per Venezia e la Laguna è provvedere ‘all’estromissione delle grandi navi crocieristiche, il contenimento del traffico di grandi navi commerciali in Laguna e dei danni provocati dal Canale dei Petroli, la rifunzionalizzazione idraulica della Laguna centrale e una politica di forti incentivi economici a sostegno della residenza e delle attività tradizionali o comunque non legate al turismo. Vale a dire una nuova legge speciale’.

Emilia Napolitano

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