L’ULTIMO VIAGGIO DI SINDBAD PRIMA ASSOLUTA AL TEATRO NAZIONALE DI ROMA

Il Teatro dell’Opera di Roma a chiusura della stagione 2023/2024 porta in scena al Teatro Nazionale un’opera in prima rappresentazione assoluta, realizzata su commissione della Fondazione capitolina e composta da Silvia Colasanti su libretto di Fabrizio Sinisi. Si ispira all’omonimo testo di Erri De Luca, in un tempo non definito, da “Le Mille e una notte”, passando per le emigrazioni europee verso le Americhe del primo Novecento, fino ad arrivare alla contemporaneità delle attuali migrazioni mediterranee. De Luca nella sua premessa descrive come il viaggio sia affidato “alla misericordia delle onde, che sono più ospitali della nostra terraferma”.

Un dialogo tra diverse culture espresso anche grazie all’uso di strumenti tradizionali e ad una scrittura vocale che riesce a fondere elementi popolari con altri di chiara natura operistica. Il regista Luca Micheletti descrive Sindbad come un moderno Ulisse che fa da ponte tra l’Oriente e l’Occidente, “Avviene che (…) Sindbad non sia tanto un antico marinaio affamato di avventure, ma un traghettatore di disperati che in lui vedono un possibile salvatore”, “Ci serviamo del mito per osservare la storia, ricollocandola per una volta nel mosaico universale dei destini, di cui il mito stesso è concrezione”.

Il racconto musicale si articola in sette quadri preceduti da un prologo e seguiti da un epilogo, momenti che l’autrice descrive come una via crucis marittima, “Il nostro sguardo su un viaggio lontano. Mi piace parlare del presente attraverso storie eterne, universali, cosa che l’arte ha sempre fatto. Certo, poi c’è la cronaca, c’è dolore…” un viaggio trasversale, senza tempo.

Sul palco il ventre metallico di una nave, o meglio della sua stiva a più livelli, ventre che racchiude uomini, donne e bambini fuggiti dal pericolo e dagli stenti per andare in cerca di sicurezza. Un bastimento partito alla volta di una terra di pace e carico di vite diverse ma accomunate da un’unica speranza di salvezza.

Nel ruolo del protagonista l’ottimo Roberto Frontali, spazia dal canto alla recitazione finale con grande sicurezza tecnica, con voce salda porta in scena un personaggio inizialmente molto aspro che durante lo svolgimento dell’opera saprà rivelare i suoi tratti più sensibili. Sindbad è un uomo che solca da sempre i mari, un navigatore sopraffatto dai ricordi più dolorosi che alla fine riesce però a riscattarsi. Infatti oltre a compiere il suo ultimo viaggio, interrompendo quindi quel disegno di circolarità appartenente proprio all’errare eterno, non abbandona i suoi compagni portandoli alla salvezza.

Nel quinto quadro Daniela Cappiello (La Madre) interpreta un’aria di grande difficoltà espressiva, la ninna nanna straziante che accompagna la perdita del suo piccolo venuto alla luce nell’ombra della clandestinità, lo fa con grandi doti vocali che portano alla commozione. Evocativo il sesto quadro dedicato alla Memoria, interpretata dalla brava Annunziata Vestri, il mezzosoprano è accompagnato solamente da percussioni, arpa e coro di voci bianche, l’atmosfera che ne risulta è intima e suggestiva.

Buonissimo anche il resto del cast, Paolo Antognetti (Nostromo), Roberto Abbondanza (Uomo della preghiera) Vincenzo Capezzuto (Uomo del mare), Giorgio Misseri (Disertore), Elisa Balbo e Alice Rossi rispettivamente Prima e Seconda Sorella.

Al Coro è affidata una scrittura variegata e complessa a tratti dissonante che in alcuni momenti richiama il madrigale ed in altri rimanda ad aspetti più prettamente contemporanei ed anche drammaturgicamente ha un ruolo fondamentale.

Altro grande protagonista è il mare, presenza evocata dalla narrazione e concretizzata dalla musica, se ne sente il peso scenico, qui ben espresso nelle parole di Silvia Colasanti: “Esso diviene di volta in volta minaccia nella burrasca, stilizzata attraverso fasce sonore magmatiche e astratte, senza tempo (…) giungendo a trasfigurarsi in cielo nel finale onirico e fiabesco, in cui l’orchestra, come acqua, sovrasta a poco a poco le voci incredule di chi finalmente vede la terra.”

Un atto unico di 70 minuti, incredibilmente emozionante e commovente a cui auguriamo tutto il successo che merita. Grande lo spessore e la qualità musicale e sempre avvincente poter assistere ad un’opera lirica inedita, poterne conoscere l’autrice e poter percepire l’eccitazione di una prima volta. Lunga e prospera vita all’Opera!

Stagione 2023/2024

L’ULTIMO VIAGGIO DI SINDBAD

Musica di Silvia Colasanti – Racconto musicale in 7 quadri su libretto di Fabrizio Sinisi, liberamente ispirato a testi di Erri De Luca

Commissione del Teatro dell’Opera di Roma. Prima rappresentazione assoluta. Durata: Atto unico: 70′

Direttore Enrico Pagano

Regia Luca Micheletti

Direttore del Gruppo Vocalist e della Scuola di Canto Corale Alberto de Sanctis

Scene Leila Fteita | Costumi Anna Biagiotti | Luci Marco Giusti | Coreografo per i movimenti mimici Fabrizio Angelini | Drammaturgo Benedetto Sicca

Personaggi e Interpreti: Sindbad ROBERTO FRONTALI | Nostromo PAOLO ANTOGNETTI | Uomo della preghiera Roberto Abbondanza | Uomo del mare Vincenzo Capezzuto | Disertore GIORGIO MISSERI | La madre DANIELA CAPPIELLO | Prima sorella ELISA BALBO | Seconda sorella ALICE ROSSI | La Memoria ANNUNZIATA VESTRI | I passeggero VALENTINA GARGANO* | II passeggero MARIA CRISTINA NAPOLI | III passeggero BENEDETTA MARCHESI | IV passeggero EDUARDO NIAVE* | V passeggero NICOLA STRANIERO* | VI passeggero LUIGI DI MARTINO | VII passeggero ALESSANDRO DELLA MORTE**

* dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

**diplomato “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

Solista oud PEPPE FRANA | Solista percussioni LORENZO BRILLI | Solista chalumeau LUCIANO OROLOGI

Ph.@fabrizio.sansoni

ORCHESTRA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma

NUOVO ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA In collaborazione con Fondazione RomaEuropa Festival nell’ambito del RomaEuropa Festival 2024.

www.operaroma.it

 

Loredana Margheriti

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