Luigi Di Maio e la frase su Marcinelle…

 ‘I 262 rintocchi della campana Maria Mater Orphanorum hanno ricordato al mondo il disastro di Marcinelle, in Belgio, dell’8 agosto 1956: 262 minatori, tra cui 136 italiani, morirono nell’incendio alla miniera del Bois du Cazier’, e ieri,  62 anni dopo il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, nel messaggio rivolto ai connazionali per la giornata di commemorazione scrive: ‘E’ una tragedia immensa, una ferita profonda che l’Italia ricorda con la solenne Giornata del Sacrificio del Lavoro, in onore di tutti i lavoratori italiani ovunque nel mondo. Oggi che siamo nei postumi della crisi economica, e che siamo di fronte alle sfide della migrazione, non dobbiamo dimenticare queste tragedie del passato che fanno parte di noi stessi, di quello che siamo stati e di quello che siamo. Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dell’immigrazione’.

 Il paragone degli emigrati italiani del secolo scorso con i migranti che sbarcano sulle nostre coste, ispirato al ministro degli Esteri dall’anniversario della strage di Marcinelle, spacca il governo. Quel parallelismo è giudicato offensivo dalla Lega che ribatte con i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: ‘Paragonare gli italiani che sono emigrati nel mondo, a cui nessuno regalava niente né pagava pranzi e cene in albergo, ai clandestini che arrivano oggi in Italia è poco rispettoso della verità, della storia e del buon senso’.

Sulla stessa linea si schiera Fratelli d’ Italia: ‘Gli Italiani che emigrarono hanno portato lavoro e qualità e chi ci ha ospitato ha preteso che rispettassimo fino all’ultima regola, perseguitando correttamente chi non lo fece. Il richiamo di Moavero o è inutile o è fuorviante rispetto alla necessaria azione per impedire una invasione di clandestini che con gli emigranti italiani non c’entra nulla. Il Ministro degli Esteri eviti paragoni impropri e offensivi’, dichiara il capogruppo di Fratelli d’ Italia alla Camera dei Deputati, Francesco Lollobrigida.

‘Il ricordo della tragedia di Marcinelle rimane parte indelebile della memoria collettiva del nostro Paese e dei Paesi che ne furono colpiti”, ha sottolineato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella’, in una nota: ‘Il sacrificio dei 262 lavoratori, tra i quali 136 connazionali, è destinato a richiamare alla memoria di tutti noi il valore delle sofferenze e del coraggio dei migranti in terra straniera alla ricerca di un futuro migliore per le loro famiglie, da costruire con il loro lavoro’.

‘Io penso soltanto che queste tragedie che noi ricordiamo ci devono portare a fare delle riflessioni. Per esempio, la riflessione che suscita in me Marcinelle è che non bisogna partire. Non bisogna emigrare e dobbiamo lavorare per non far più emigrare i nostri giovani. il mio pensiero va a loro quando penso a tragedie come questa’, afferma Luigi Di Maio.

 

 

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