Luce e gas: la liberalizzazione slitta al 2020

Liberalizzazione del mercato luce e gas: slittata al 2020. A stabilirlo un emendamento al decreto Milleproroghe approvato in Commissione Affari Istituzionali al Senato.

Questo significa che si resterà per un anno in più rispetto al previsto con un mercato a maggior tutela. Il giorno per il cambiamento resta lo stesso: si tratterà infatti del primo luglio 2020 invece che di quello dell’anno precedente. Un anno in più per i consumatori che non hanno ancora fatto il passaggio al mercato libero e continuano a scegliere le tariffe stabilite dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Il mercato a maggior tutela, infatti, prevede che le tariffe vengano fisate ogni tre mesi per quanto concerne il comparto elettrico. Diverso approccio, invece, per gas e acqua il cui costo viene determinato sulla base delle quotazioni internazionali degli idrocarburi.

Cosa cambia con l’entrata in vigore del mercato libero? A decidere le tariffe per gli utenti saranno le società elettriche che, in un regime di concorrenza, propongono offerte e contratti. Proprio come accade, per fare un esempio, con le compagnie telefoniche: il consumatore analizza tutte le proposte e sceglie quella più vantaggiosa per le proprie esigenze.

Le spese che restano fisse sono quelle per reti, contatore e imposte che non cambiano da un regime all’altro, mentre variano quelle sulla fornitura. Proprio per questa ragione non si può prevedere quale dei due sistemi offrirà maggiori vantaggi agli utenti.

Al momento pare che la maggioranza degli italiani utilizzi ancora il mercato a maggior tutela, pagando le bollette  in base alle tariffe decise dall’Authority di settore. Dai dati emerge che a fine 2017 il 60 per cento delle famiglie italiane era ancora sotto mercato tutelato per la fornitura di energia elettrica, sale al 63 per cento se si parla di gas. La prima fase di cambiamento aveva preso il via nel 2007 quando il mercato libero ha affiancato quello tutelato, ma la maggior parte dei consumatori ha scelto di non cambiare. E se fino ad oggi si poteva scegliere, a partire dal 2020 sarà obbligatorio passare alla tipologia di mercato libera.

Ora il governo stilerà un sistema ‘competitivo e trasparente’ prima che si arrivi alla completa liberalizzazione del mercato dell’energia. Posticipato quindi al 2020 il termine del processo di liberalizzazione iniziato con il decreto Bersani negli anni Novanta.

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