L’opera “Korf 17” dell’artista Emanuele Giannelli nel Parco della Musica Giacomo Puccini

Il   Parco della Musica di  Torre del Lago Puccini si arricchisce di arte e di bellezza con   l’opera “Korf 17” dell’artista Emanuele Giannelli

Le braccia conserte e lo sguardo fiero verso una realtà virtuale che, mediata da occhiali, rende le due figure spettatori e protagonisti dello spazio teatrale. Nero e oro si fondono come metalli, tra luce brillante e buio, in un chiaroscuro che suggerisce pensieri e riflessioni, come un faro che da 5 metri illumina l’atmosfera del Teatro.

Ancora una opera d’arte ad impreziosire gli spazi della Città nell’ambito del più ampio progetto di arte diffusa, voluto e promosso dal Comune di Viareggio che per questa estate 2021 ha scelto di vestirsi di arte, costellando il proprio tessuto urbano di opere di artisti contemporanei. L’incontro tra l’urbanistica cittadina e l’arte contemporanea irradia di nuova bellezza le strade di Viareggio, ma anche di stimoli creativi e di processi autoriflessivi sull’identità moderna della città, in cui l’anima storica, la memoria e la tradizione cittadina convivono armoniosamente con le tendenze e le dinamiche del mondo contemporaneo.

La bellezza e il fascino del Parco della Musica Giacomo Puccini ci è sembrato lo spazio ideale per collocare questa bella opera di Emanuele Giannelli – commenta l’assessore alla cultura Sandra Mei.   Due grandi e bellissime sculture che salutano all’ingresso del foyer il pubblico internazionale del Festival Puccini e danno il benvenuto nel segno della bellezza.

Ci sono dei posti magici, tra bellezza e storia, – commenta Emanuele Giannelli– da qui passa tanta ottima energia, vedere i miei giganti qui mi dà una grossa emozione, due enormi guerrieri alla difesa e al controllo della musica di Puccini.

Emanuele Giannelli è un artista che racchiude in sé, nella propria parabola artistica ed esistenziale, l’incontro tra mondi diversi. Nato a Roma ma toscano d’adozione, Giannelli è partito dall’interiorizzazione della bellezza classica della Capitale, si è nutrito dal provocatorio estro toscano, ed è giunto, attraverso la personale declinazione di tendenze ed esperienze radicalmente moderne (musica industriale ed elettronica, sottocultura punk e lotta politica, immersione nelle tendenze delle grandi capitali dell’arte – Berlino, New York, Londra) a elaborare, in una costante sperimentazione di tecniche e materiali, un linguaggio personale nella rappresentazione scultorea di un’umanità contemporanea, preda del caos e dell’incessante trasformazione. La provocazione artistica di Giannelli non è mai gratuita, ma mira a colpire l’osservatore spingendolo a interrogarsi e riflettere sulle dinamiche della società contemporanea: cellule staminali, clonazione, manipolazione del dna, questioni di genere, diversità, nuovi modi di intendere cibo e confini sono temi affrontati da Giannelli senza giudizio e moralismo, attraverso il peculiare linguaggio artistico ed emozionale dell’arte.

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