Londra, soldato ucciso. I killer sono cristiani convertiti e una donna li sfida

I killer sono cristiani convertiti: i servizi segreti li conoscevano. Intanto da fonti locali è emerso che una donna ha sfidato gli attentatori. Si chiama Ingrid, la mamma eroina che ha sfidato i due attentatori. “Mi hanno detto: “Vogliamo cominciare una guerra””

Si tratta di due africani che sono stati accusati, secondo quanto emerge dalle fonti locali di aver ucciso a coltellate a Londra un soldato britannico. La donna ha spiegato di essere intervenuta perché pensava che fosse meglio che “le armi fossero puntate su una sola persona”.

Orrore a Londra per l’uccisione di un soldato, colpito colpito a coltellate nel pomeriggio si ieri.  La notizia viene confermata da fonti governative della Bbc.

I due presunti killer avrebbero legami con la Nigeria, come si evincerebbe dall’esame delle immagini video in cui compaiono i due sospetti attentatori, uno dei quali scandisce minacce e slogan islamici. In precedenza la stessa voce era circolata su Twitter, dove un presunto conoscente aveva individuato uno dei due killer come Michael Adeboloja: giovane di origine nigeriana trapiantato a Londra e che avrebbe cambiato il suo nome in ‘Mujahid’ dopo essersi convertito dal cristianesimo all’Islam.

 

I fatti. La  tragedia nel pomeriggio di ieri. Due uomini al grido di ”Allah Akbar”, si  sono scagliato contro un soldato e lo hanno ucciso a coltellate. Avevano armi da taglio, fra cui una mannaia. Subito si e’ pensato a un attacco terroristico. E a confermarlo, qualche ora dopo, e’ stato David Cameron in conferenza stampa a Parigi. Le indagini sono ancora in corso per stabilire quanto accaduto ”ma ci sono forti indicazioni che sia un atto legato a terrorismo”, ha detto il premier. “Abbiamo già  avuto questo genere di attacchi in Gran Bretagna, ma non ci siamo mai piegati. I terroristi non vinceranno mai”.

Gli agenti accorsi sul posto, hanno trovato un uomo esamine, con indosso una maglietta con la scritta ‘Help for Heros’, lo slogan che caratterizza una nota associazione per i soldati feriti in guerra sostenuta dalla famiglia reale.  Una scena macrba, stando a quanto raccontano i testimoni, che hanno raccontato di un corpo decapitato e rdi un’aggressione feroce e cruenta, perpetrata da due individui – apparentemente di origine africana – che avrebbero investito la vittima con una vettura prima di saltarle addosso e massacrarla. Le autorita’ restano caute e rivelano col contagocce dettagli e particolari. Si sa pero’ che i due uomini, braccati dalla polizia, sono stati alla fine feriti, catturati e trasportati in due diversi ospedali, dove sono sotto custodia: uno di loro e’ in gravi condizioni.

Sull’identita’ degli assassini, voci su twitter riferiscono accreditano l’origine nigeriana di almeno uno dei due, indicato da un presunto conoscente come un ex cristiano convertitosi all’Islam con il nome di Mujahid. Su quella della vittima non c’e’ conferma ufficiale, ma e’ quasi certo che si tratti di un soldato. Un dettaglio che alza inevitabilmente il livello di allarme, tanto che senza la certezza nemmeno Cameron lo vuole confermare ai giornalisti in conferenza stampa a Parigi.

Pero’ la notizia in serata che le misure di sicurezza sono state rafforzate nella zona di Woowich, sede della caserma della Royal Artillery – a trecento metri dal luogo del delitto – e nei dintorni di tutte le altre caserme di Londra. Un episodio ”barbaro e raccapricciante”, lo definisce il ministro degli Interni Theresa May dopo aver presieduto – in assenza di Cameron – una riunione urgente del comitato di crisi del governo ‘Cobra’ con i responsabili di polizia e servizi di sicurezza.

La storia poi la raccontano fiumi di testimonianze, perche’ a quell’ora e in un quartiere popoloso e popolare come e’ tutto il sud di Londra, le strade sono piene di gente. C’e’ chi parla di un corpo a terra ”decapitato”. Chi racconta di aver visto i due presunti aggressori fermare passanti e chiedere loro di essere fotografati. Un filmato mostra in effetti scene dell’attacco. Mentre si moltiplicano pure le immagini del macabro show inscenato da quelli che appaiono come gli assassini. Vi si vede un nero con le mani insanguinate che impugna una mannaia, anch’essa grondante sangue, e un coltello. Sembra giovane e di radici africane, guarda dritto nella telecamera e parla: ”Nel nome del grande Allah, non smetteremo di combattervi”, dice. ”Mi scuso con le donne che hanno dovuto assistere a questo, ma nella nostra terra le donne devono vedere le stesse cose. Voi non sarete mai al sicuro. Liberatevi del vostro governo, a loro non importa di voi”. Londra e’ ripiombata nel terrore.

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