Londra, incendio alla Grenfell Tower: ‘Gloria e Marco i due italiani che risultano dispersi’

Sono due giovani fidanzati veneti, Gloria Trevisan e Marco Gottardi, gli italiani che risultano ufficialmente dispersi nell’incendio del grattacielo a Londra. Gloria Trevisan, 27enne di Camposampiero, in provincia di Padova, e Marco Gottardi, 27enne di San Stino di Livenza in provincia di Venezia. Le autorità non si aspettano però di trovare altre persone vive all’interno della torre. ‘Ci vorranno settimane per controllare tutto l’edificio’, afferma il capo dei vigili del fuoco, aggiungendo che il numero delle vittime (fermo a 12) potrebbe essere destinato a salire.

‘Mio cugino Marco Gottardi e la sua ragazza abitavano al 23esimo piano della Grenfell Tower che è stata distrutta dall’incendio. Se qualcuno li vede, per favore mi contatti il più presto possibile. Non ho notizie da loro dalla scorsa notte, i loro cellulari sono spenti. Prego Dio che stiano bene. Per favore, aiutatemi e condividete. Grazie’, è il post che Pamela Pizziolo ha pubblicato su Facebook dopo l’incendio. Il messaggio è stato condiviso da migliaia di utenti.

‘C’erano degli italiani che vivevano nella torre’,  afferma Beatrice Antonini, agente immobiliare, ai microfoni di Radio 24: ‘Nella torre abbiamo cinque appartamenti affittati e alcuni clienti sono italiani, in particolare sono due famiglie italiane con bambini. Al momento non abbiamo saputo niente di loro.

Si parla sempre più infatti di una tragedia annunciata dal comitato di inquilini, il Grenfell Action Group, che aveva lanciato negli anni numerosi allarmi, rivolgendosi in primo luogo alla ditta proprietaria dell’immobile, la Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation (KCTMO), che li aveva rassicurati affermando che era tutto in regola. La torre era stata sottoposta di recente a un lavoro di ristrutturazione da 8,6 milioni di sterline, fra cui un nuovo rivestimento con materiale isolante, che si era concluso nel maggio 2016. Ma i residenti avevano avanzato forti dubbi sui lavori, sull’utilizzo massiccio di pannelli in plastica, quindi infiammabili, e sul fatto che i rischi di un incendio del palazzo rimanevano molto alti. Come se non bastasse le misure antincendio spiegate in appositi cartelli invitavano i residenti a chiudersi in casa e aspettare i pompieri. Non solo, non ha funzionato il sistema antincendio e nemmeno gli spruzzatori che possono contenere la diffusione delle fiamme. Un fatto simile era accaduto nel 2009 nel sud di Londra, quando era divampato un incendio in un condominio, la Lakanal House, e in quel caso erano morte sei persone.

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