Reparti della polizia britannica hanno condotto nella notte un raid in un appartamento al piano di sopra di un negozio poco ad ovest del centro della città di Birmingham, attorno al quale le strade sono rimaste chiuse per diverse ore. Lo riferisce il quotidiano the Guardian nel suo sito online, notando che ieri sera la Bbc aveva reso noto che il suv usato per l’attacco, un Hyundai i40, potrebbe essere stato noleggiato a Birmingham. Secondo altre fonti, almeno una persona sarebbe stata arrestata.
Sono quattro le persone uccise e venti i feriti dopo l’attacco davanti al Parlamento inglese. Ucciso l’attentatore. Alla guida di un suv, l’uomo si è lanciato sulla folla del ponte di Westminster lasciando numerosi feriti in terra, quindi è sceso dall’auto e ha accoltellato un agente nel cortile del Parlamento di Londra. L’assalitore è stato ucciso dalle forze di polizia dopo aver tentato di fare irruzione nel Parlamento britannico attraverso i cancelli del compound di Westminster, accoltellando l’agente. Evacuata la premier Theresa May che prendeva parte alla seduta in corso. Scotland Yard ha parlato chiaramente di terrorismo.
Complessivamente, tra le persone morte ci sono l’assalitore, un agente e una donna. Non ci sono particolari sulla terza e quarta vittima. I feriti sono venti, tra cui una donna romana e una giovane bolognese: quest’ultima vive a Londra da sei anni ed è rimasta lievemente ferita. La donna romana, di cui non è stata data l’identità per ragioni di privacy, è stata invece ricoverata in un ospedale diverso rispetto alle altre vittime.
La premier britannica Theresa May, che si trovava a Westminster al momento dell’attentato di Londra, lo ha condannato con fermezza definendolo ‘un attacco terroristico disgustoso e odioso’.
Un uomo dai tratti asiatici, un quarantenne, così i testimoni descrivono l’aggressore.
In un primo momento al Arabiya e la britannica Channel 4 avevano indicato in Trevor Brooks, noto come Abu Izzadeen, l’autore dell’attacco di Londra. L’uomo, imam di Clapton e considerato un ‘predicatore d’odio’, era stranoto all’intelligence britannica sin dal 2006. Ma in seguito, la stessa Channel 4, che ha citato l’avvocato e il fratello, ha precisato che Trevor Brooks sarebbe tuttora in prigione. Anche un giornalista della Bbc, Dominic Casciani, ha citato ‘diverse fonti’ secondo le quali l’uomo sarebbe in galera e non può quindi essere lui il killer.
‘Ho visto un uomo tarchiato, vestito di nero entrare nel cortile del Palazzo nuovo, proprio sotto al Big Ben. Aveva qualcosa in mano, sembrava un bastone”. Così Quentin Letts ha descritto alla Bbc l’attacco al Parlamento di Londra. Secondo altri testimoni l’assalitore è un uomo di mezza età. Due poliziotti, ha detto ancora il testimone, hanno provato a fermarlo. uno dei due è caduto per terra, mentre l’assalitore muoveva il braccio come se lo stesse accoltellando o colpendo”. L’altro agente, ha continuato Letts, è scappato a chiedere aiuto, mentre l’assalitore ha proseguito la sua corsa verso l’entrata del Parlamento. A quel punto, due uomini in borghese armati di pistola gli hanno prima intimato di fermarsi poi gli hanno sparato due o tre colpi e lui è caduto a terra.
LA DIRETTA VIDEO
Cancelli chiusi e agenti armati a Buckingham Palace dopo l’attacco vicino al Parlamento di Westminster. Ne dà notizia l’agenzia Pa, secondo cui sono state alzate le misure di sicurezza a palazzo. La regina sarebbe dentro la residenza stando al suo vessillo (Royal Standard) che svetta in cima all’edificio.
Un uomo a terra sul ponte IL VIDEO
Il premier Paolo Gentiloni è in costante contatto, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, con la Farnesina e con l’ambasciata italiana a Londra sugli sviluppi dell’attacco a Westminster. ‘Qualora fosse terrorismo, sarebbe una città ancora una volta colpita perché sappiamo e ricordiamo che Londra non è la prima volta che viene attaccata. Non ci è data la possibilità di abbassare la guardia’, ha detto alla stampa italiana il ministro degli Esteri Angelino Alfano.
L’attentato a Londra nel 2005:
Il 7 luglio 2005 Londra subì violenti attentati, tre bombe esplosero nei pressi della stazione di Edgware Road, una quarta, poco dopo, vicino a Tavistock Place. Il bilancio fu di 56 morti (fra cui 4 kamikaze) in 4 attentati suicidi sulla metropolitana e su un autobus. Circa 700 i feriti.
– 08:51 Prima esplosione nei tunnel della metropolitana che collegano le stazioni di Aldgate East, Morgate e Liverpool Street. Quattro i morti accertati.
– 08:56 Seconda deflagrazione sulla Piccadilly Line tra le stazioni di King’s Cross e Russell Square. E’ l’attacco che ha provocato piu’ vittime, 21, secondo le ultime stime.
– 09:17 Terzo scoppio all’interno della stazione di Edgware Road. L’ordigno collocato su un treno e’ detonato con una tale forza da fare un buco nel treno di fianco. Cinque i morti registrati in questo episodio.
– 09:47 Altra esplosione su un autobus a Tavistock Place, nei pressi di Russell Square. Non si conosce ancora il numero di vittime
– 10:21 Scotland Yard comincia a diffondere le notizie di esplosioni multiple nel centro di Londra
– 10:53 Il ministro degli Interni Charles Clarke dichiara, di fronte a Downing Street, che ”terribili incidenti hanno causato gravi feriti”. Riferisce anche che il primo ministro Tony Blair e’ stato avvertito e ha consigliato ai londinesi di non fare viaggi che non siano necessari.
– 11:21 Una fonte della polizia britannica da’ la notizia del ritrovamento di una bomba nella metropolitana
– 11:25 Si comincia a rendere pubblico il numero delle vittime
– 11:26 Il presidente del Parlamento europeo Josep Borrel condanna gli attacchi terroristici in serie e conferma la presenza di morti
– 11:30 Cartelli stradali piazzati nelle maggiori strade della citta’ riportano la scritta: ”Evitate Londra. Aree chiuse. Accendete la radio”
– 12:05: Messaggio dal G8 di Tony Blair che annuncia il suo imminente ritorno a Londra per alcune ore.
– 12:55 Il ministro degli Interni parla di fronte alla House of Common: ”Non sappiamo ancora chi sia il responsabile di questi terribili attacchi criminali”. La metropolitana di Londra viene chiusa per l’intera giornata.
– 13:03 Blair parla di ”una serie di attacchi terroristici” –
– 13:13 Il sindaco della capitale Ken Livingston condanna ”gli infami attacchi terroristici” e sottolinea che i londinesi hanno reagito coraggiosamente e mantenendo la calma.
– 15:25 La polizia conferma che 33 persone sono state uccise nelle esplosioni avvenute a Londra
– 17:04 Scotland Yard comunica in una conferenza stampa che non ci sono piu’ persone intrappolate nei treni della metropolitana e che ”la polizia non ha ricevuto nessun avvertimento o informazione di intelligence sugli attacchi. Nessuno ha rivendicato la responsabilita’. Il London Ambulance service dichiara che i feriti gravi sono 45, mentre quelli in condizioni non gravi sono 300.
– 17:31 Sale l’allarme per il trasporto aereo. Misure di sicurezza rafforzate sono scattate all’aeroporto di Heathrow dove sono state dislocate ulteriori pattuglie delle forze di sicurezza, oltre quelle gia’ presenti per il vertice del G8 in Scozia.