L’Ombra di Artemisia

“Piuttosto che a mirabolanti convegni in cui tutto spesso rimane accademicamente freddo, amo molto di più partecipare, sia come scrittore che come spettatore, ad iniziative come questa, realizzate grazie all’entusiasmo di poche persone che credono fermamente in quello che fanno. Poi se la natura diventa parte integrante degli incontri … allora il successo è garantito”. Queste le parole di Maurizio Cohen, scrittore e sceneggiatore che sarà l’ospite speciale della tre giorni agostana, dal giorno 9 al giorno 11 agosto, dedicata ad Artemisia Gentileschi da “Donne e arte sul Lago di Vico”, programma organizzato dall’associazione culturale romana Centrarte Mediterranea, inserito nel calendario del Comune di Ronciglione e realizzato nella dimora rifugio della pittrice Solveig Cogliani. Maurizio Cohen ha scritto di arte e di viaggi per diverse riviste specializzate unitamente a soggetti e sceneggiature. Tra l’altro è stato tra gli sceneggiatori di “Amico mio” e “Amico mio 2” , con Massimo Dapporto, e di “Olga e i Fratellastri Billi”, commedia che avrebbe dovuto essere diretta e interpretata da Francesco Nuti, e con Francesca Neri, Valerio Mastandrea, Giorgio Albertazzi, Maria Amelia Monti. Cohen ha anche scritto e diretto “Fuori servizio”, cortometraggio con Mita Medici, che è stato in concorso al Festival di Taormina. E’ autore dei romanzi “La gabbia”, “Novanta”. “L’ombra di Artemisia” è il suo ultimo romanzo. Cohen annota: “Mi piacerebbe riuscire a dare il mio contributo a ‘Donne e arte’ nel far capire il personaggio Artemisia al di là dei suoi straordinari meriti di pittrice ed Artemisia mi affascina perché è un personaggio, al di là dei suoi indiscussi meriti artistici, ricco di sfumature e per alcuni versi non esente da contraddizioni. Per molti anni è stata considerata un punto di riferimento del pensiero femminista. Ha saputo lottare fino all’estremo per la propria dignità in un’ epoca che rendeva questa lotta quasi impossibile. Ed ha vinto. Soprattutto ha vinto senza sentirsi mai vittima e trasformando le proprie terribili esperienze in creatività assoluta”. Da qui l’idea di portare in parallelo due storie di violenza così lontane e vicine allo stesso tempo”. Non a caso, dopo “La gabbia”, che fu selezionato per il Premio Strega e vinse poi il Premio Chianciano, storia di un uomo che conosce ed esprime pienamente se stesso solo quando si tramuta in gorilla, “L’ombra di Artemisia” oscilla anch’essa tra due esistenze l’una in qualche modo specchio dell’altra, quella di Artemisia Gentileschi, da un lato, e, dall’altro, quella della protagonista del romanzo, una giovane attrice che viene stuprata. L’aspetto del doppio è ricorrente nei romanzi di Cohen e credo nasca dalla convinzione che dietro ciò che siamo, vediamo e conosciamo ci sia sempre un lato meno visibile. Tutto esiste perché esiste il suo contrario: vale per le cose materiali, ma anche per i sentimenti, le sensazioni e le regole. Quando questo si analizza nei comportamenti umani, si intravede un mondo complesso e stimolante e può trasportare il piano artistico ad un piano politico e sociale. Alla voce di Cohen si aggiunge quella di Olimpia Riccardi, architetto e designer, cui è affidata la conferenza centrale del weekend di “Donne e arte sul Lago di Vico”. Rosaria Palladino

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