Lombardi-Crimi: No voto a giugno. Votiamo ineleggibilità per il Cav

Martedì occuperanno Camera e Senato rimanendo in “aula dopo la fine dei lavori a leggere passi della Costituzione e del regolamento” perché in questo modo i cittadini si riapprioperanno del Parlamento. Giovedì sarà invece la volta dell’autoconvocazione delle commissioni permanenti. I capi gruppo di Montecitorio e Palazzo Madama, Roberta Lombardi e Vito Crimi, alzano il tiro contro lo stallo in cui versano i lavori parlamentari. “Noi abbiamo già indicato i nostri componenti per le varie commissioni -spiega il numero uno al Senato  le autoconvochiamo per giovedì mattina alle ore 10 e invitiamo tutti gli altri partiti a fare lo stesso cominciando a lavorare ai disegni di legge. Si potrebbe partire -suggerisce Crimi- dalle proposte di iniziativa popolare come atto di attenzione verso i cittadini. Far partire le commissioni vorrebbe dire non limitarsi a fare proclami ma dare un segnale forte”. Anche la Lombardi è preoccupata per il “Parlamento bloccato” e promette “iniziative anche fuori da Montecitorio e Palazzo Madama. “Abbiamo bisogno -ribadisce la grillina – di riformare la legge elettorale, di fare un provvedimento sul conflitto di interesse e sul reddito minimo garantito” oltre alla necessità di ridurre i costi della politica “riportandoli a livelli decenti e degni di un Paese europeo”. Poiché l’Italia è al collasso, è il ragionamento del capogruppo alla Camera del MoVimento, “bisogna avviare immediatamente le commissioni permanenti senza perdere tempo ulteriormente”. E per uscire dallo stallo non bisogna ricorre alle elezioni anticipate perché votare a “giugno sarebbero una sciagura,solo per una questione di costi”.

Ma in conferenza stampa il duo stellato tuona contro Silvio Berlusconi e Crimi ‘chiede a “tutte le forze politiche” di votare “la ineleggibilità di Silvio Berlusconi e dei suoi avvocati”. Il capogruppo M5S al Senato giudica scandaloso che non sia stata ancora costituita la Giunta parlamentari per le elezioni per valutare e casi di ineleggibilità e incompatibilità degli eletti. “E’ inimmaginabile che, apprestandoci a votare per l’elezione del Presidente della Repubblica, ci siano persone in Parlamento ineleggibili o incompatibili: sono almeno 30 i casi di cui vi daremo a breve comunicazione”. I grillini  ”faremo finta di avere questa giunta e cominceremo a fare noi la nostra relazione su ogni singolo caso e poi lo riporteremo in rete”.

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