Lodi: gioco erotico finisce male, strangolata 18enne. 41enne italiano confessa

Aveva compiuto 18 anni da poco. La vita spezzata dal desiderio di trasgressione, sfociato, purtroppo in un cruento omicidio. L’epilogo di una storia che sembra rubata alla fantasia del più ingegnoso scrittore di gialli, arriva oggi, grazie alla confessione del 41enne fermato dalla Polizia per l’uccisione della romena Lavinia Simona Ailoaiei. L’uomo si chiama Andrea Pizzocolo. Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi, Vincenzo Russo e dal capo della squadra mobile Alessandro Battista, in una conferenza stampa in Questura. L’uomo avrebbe ucciso la ragazza, che aveva conosciuto via internet, durante un gioco erotico.

Da quanto riferito l’uomo, nella cui abitazione durante la perquisizione è stato trovato un pacco di fascette stringi cavo uguali a quelle con cui è stata strangolata la vittima, nella notte tra venerdì e sabato ha incontrato la giovane nel motel Moon di Busto Arsizio (Varese). Qui, come ha confessato il fermato, i due hanno avuto rapporti sessuali e fatto giochi erotici anche con le fascette. Giochi erotici in seguito ai quali la ragazza avrebbe cominciato a respirare a fatica e a stare male. L’uomo ha raccontato di essersi accorto che le fascette al collo della ragazza si stavano stringendo e di aver tentato di allentarle senza riuscirci. Una giustificazione a cui gli inquirenti non hanno creduto tant’è che gli hanno contestato il reato di omicidio volontario.

L’uomo fermato ha poi spiegato di aver perso la testa, di aver caricato la donna in macchina e di aver girovagato fino a Lodi. Qui, in un altro motel, il motel Silk, secondo quanto ha raccontato, ha avuto un altro rapporto sessuale con la giovane che era già morta e che, con il volto coperto da un asciugamano, è stata poi abbandonata in un campo non molto lontano dallo stesso motel. La Procura inoltre chiederà al gip la convalida del fermo e la richiesta di carcere per l’uomo.

Pizzocolo convive con una donna ed ha una bimba di 5 anni. E’ quanto spiegato durante la conferenza stampa in Questura. Pizzocolo, ragioniere residente ad Arese, ha piccoli precedenti per droga.

E’ stato un asciugamano bianco che copriva il volto di ‘Dora’, questo il soprannome su internet della giovane romena a portare inquirenti ed investigatori sulle tracce del suo assassino, dunque a risolvere il delitto in circa dieci ore. La ragazza, 18 anni compiuti a luglio, è stata trovata morta con le fascette di plastica autobloccanti strette al collo e l’asciugamano sul volto. Asciugamano di cotone di cui è stata rintracciata l’azienda produttrice e anche gli alberghi e i motel in cui simile biancheria viene utilizzata. A questo punto le indagini si sono concentrate sui clienti del motel ‘Silk’, non molto lontano da dove è stato rinvenuto il cadavere, e in particolare su Andrea Pizzocolo, l’omicida reo confesso che più di una volta, prima di ieri, era stato nell’albergo per coppiette.

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