Livorno, stalking e ricettazione: 74enne incastrato dai carabinieri

I carabinieri di Cecina (Livorno) hanno arrestato un 74enne per stalking ed estorsione consumata in flagranza di reato ai danni di una famiglia di imprenditori della cittadina toscana. La presunta vittima, il capofamiglia, dal mese di giugno, secondo gli accertamenti dei militari dell’Arma, subiva atti persecutori da parte di una persona che “con condotte reiterate, minacciose e moleste aveva provocato un perdurante stato d’ansia a lui e al suo nucleo familiare”, mediante svariate telefonate anonime, sia sul cellulare che al telefono fisso, sfociate nella minaccia diretta per arrivare a estorcere centomila euro. L’anziano avrebbe rivolto anche con frasi come queste: “So chi sei, so dove state, conosco i numeri civici, conosco i vostri spostamenti, vi tengo d’occhio”.

La vittima, disperata, la settimana scorsa, si è rivolta al comandante di Cecina, luogotenente Fabio Pacchini, che ha suggerito di accettare questa intimazione per indurlo a un incontro e cogliere sul fatto questa persona che finora aveva parlato sempre in forma anonima tramite cabine telefoniche. Dopo un’attività di ascolto delle telefonate arrivate al capofamiglia, il comandante della stazione ha intuito che la voce fosse quella del 74enne che in paese era conosciuto per aver gestito in passato un negozio d’antiquariato e anche la vittima, nel riascoltare le conversazioni, ha confermato questa supposizione. I militari, quindi, hanno localizzato le cabine telefoniche e accertato che “l’anonimo” fosse concretamente il 74enne che continuava ad intimorire la vittima rinnovando la richiesta estorsiva. Dinanzi alla “disponibilità” della vittima, suggerita dai militari, ha fissato i giorni della consegna in modo perentorio, prima per lunedì scorso e poi per ieri. I carabinieri hanno incastrato il 74enne, a cui il capofamiglia aveva detto che avrebbe lasciato una borsa con il bottino dietro una panchina in via Aldo Moro, in una zona buia del parcheggio tra la piscina comunale e i campi da tennis. L’uomo è stato circondato e arrestato dai militari. Dopodiché è stato accompagnato al comando dei carabinieri per gli accertamenti di rito, prima del trasferimento in nottata nel carcere di Livorno a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il denaro è stato, pertanto, restituito completamente al malcapitato, scolvolto dal fatto che nutriva fiducia nei confronti dell’anziano, che ha ringraziato i carabinieri per aver segnato la fine di un incubo che durava da otto mesi.

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