Livorno. L’ultimo giro di campo di Morosini

Una grande folla è accorsa da stamattina allo Stadio Armando Picchi di Livorno per l’ultimo saluto a Piermario Morosini. La salma del giocatore, morto sabato scorso nel corso della partita Pescara-Livorno, è arrivata verso le 15 all’interno dello stadio toscano per un ultimo giro di campo davanti ai suoi tifosi. Presenti circa 5mila spettatori. La curva Nord è stata riempita in poco tempo mentre in tribuna d’onore, oltre al Presidente del Livorno Spinelli, sono giunti i dirigenti del club amaranto e i membri del comune della città. Seduti in tribuna anche i giocatori dell’Empoli e due storiche bandiere della squadra, Ennio Bonaldi e Igor Protti. Fuori lo stadio, accanto allo striscione dedicato dai tifosi a Morosini, sono state lasciate centinaia di sciarpe del Livorno e del Pisa, rivale storico degli amaranto. Il sindaco di Livorno, poco prima dell’arrivo del feretro, ha dichiarato che un settore dello stadio sarà intitolato a Piermario Morosini. Dopo il giro di campo, fra gli applausi del pubblico, e la benedizione della salma da parte del vescovo Simone Giusti, il carro funebre è partito alla volta di Bergamo, città natale del calciatore, dove verrà sepolto.

Ieri sera  la salma ha ricevuto il nullaosta, dopo l’autopsia che ha avvallato l’ipotesi di malformazioni genetiche all’origine della morte del calciatore. Tesi, tuttavia, ancora da confermare.
“Non ci sono situazioni macroscopiche evidenti che ci permettano di determinare la morte del ragazzo”, ha dichiarato infatti il medico legale Cristian D’Ovidio, appena terminato l’esame autoptico sulla salma di Piermario Morosini. “Ora sono necessari ulteriori approfondimenti anche di carattere tossicologico”. Al momento i medici, hanno escluso che si possa esser trattato di aneurisma o di infarto. Dunque al vaglio dei sanitari, la presenza in Morosini di difetti cardiaci come alterazioni strutturali dell’organo e di malformazioni  genetici che coinvolgono la conduzione elettrica del cuore.

G.C.

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