«Il nostro obiettivo è continuare a lavorare sempre e solo per gli italiani, abbiamo altri quattro anni davanti», ha aggiunto Donzelli, illustrando il calendario degli eventi in tutte le regioni d’Italia, con l’evento clou de L’Italia vincente in programma domenica 24 settembre a Roma, all’auditorium della Conciliazione, a partire dalle 9,30 con la chiusura affidata all’intervento del premier e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
«È stato un anno ricco di attività, a livello parlamentare ma in stretta sinergia con le attività del governo», sottolinea il presidente dei senatori di FdI, Lucio Malan. «Da quando il governo è in carica la Borsa è salita del 38 per cento» e lo spread oggi «è di circa 60 punti inferiore di quanto lo era prima. Questo è indice della fiducia che i mercati ci danno», sottolinea Malan. «Sulle migrazioni abbiamo ottenuto risultati molto importanti: la soluzione promossa dal presidente Meloni ha ricevuto il plauso di Von der Leyen e Steinmeier, segno che la nostra visione ha riscontri oggettivi e non ci rende isolati come diceva qualcuno». E ancora: «Le riforme per l’autonomia differenziata e per il premierato stanno andando avanti, mentre a fronte di una crescita del Pil dello 0.9 abbiamo avuto un aumento di 395mila posti di lavoro in un anno».
Tommaso Foti evoca risultati concreti ottenuti dal governo Meloni. «Qualcuno ride – precisa il capogruppo di FdI – quando rivendichiamo che il primo decreto legge è stato battezzato rave party. Sotto il profilo dei rave, sarà stato un decreto talmente inutile che da un anno non li vediamo, quindi evidentemente proprio inutile non lo era». Il capogruppo di FdI alla Camera rinfresca la memoria a media e opposizione. «Si fa finta di non ricordare che in quel decreto vi era una norma che riguardava l’ergastolo ostativo e che era il colpo più basso che si potesse dare alle organizzazioni mafiose da parte di un governo e di una maggioranza politica».
«In un anno è cambiato il mondo – prosegue Foti – ma non è cambiato il nostro modo di agire. Vorrei ricordare che le norme contro i trafficanti di esseri umani sono una medaglia al valore per chi le ha adottate, non un motivo di pentimento. Quando la gente specula e si arricchisce sulle vite umane, la risposta dello Stato non può essere che quella data dal governo Meloni».
«È tornata la politica – conclude Donzelli – e questo ci rende orgogliosi. Rispetto a quando la politica aveva fatto un passo indietro per governi instabili che non avevano alle spalle una maggioranza coesa, il fatto che noi si rappresenti finalmente, dopo diversi anni, il ritorno della politica in Italia, ci rende orgogliosi e ci mette fuori da qualsiasi possibilità di avere alibi: non avremo scuse».