L’Inps impugna in Corte di Appello la sentenza che riconosce i benefici amianto per 6 lavoratori del Porto di Marina di Carrara. Ma il ricorso è fuori termine

L’Inps di Massa Carrara continua a resistere sulla ‘linea del Piave’: rifiuta di mandare in pensione Gianfranco Giannoni, nonostante adesso ci sia anche il decreto del Ministro Poletti.

“Risulta strano che l’Inps di Massa Carrara non abbia ancora permesso a Giannoni di depositare la domanda di pensione sul formulario Inps. Noi abbiamo già spedito parecchie richieste formali con lettera a.r., e se questo andazzo dovesse continuare inizieremo subito una causa anche con richiesta di risarcimento danni” sottolinea Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona)

Inoltre l’Inps ha appellato la sentenza del Tribunale di Massa che ha condannato l’ente previdenziale ad accreditare i benefici amianto utili al prepensionamento in favore di 6 persone esposte ad amianto per aver lavorato nel porto di Marina di Carrara.

L’Ona sede di Massa, rende noto all’Inps che “il suo atto di appello è stato notificato in cancelleria il 12 giugno 2017, mentre invece Ezio Bonanni ha notificato la sentenza, ai fini del decorso dell’appello, il 10 maggio 2017 e pertanto l’appello è oltre il termine e quindi inammissibile e improcedibile”.

Per di più, in questo atto di appello, l’Inps nega l’evidenza: sostiene che non ci fu amianto nel porto e contesta gli accertamenti del Tribunale di Massa che però sembrerebbero confermati da tutti i documenti, dalla verità dei fatti e purtroppo dal numero enorme di decessi per patologie asbesto correlate tra i lavoratori del porto stesso.

“Anche in questo caso, notiamo un accanimento da parte dell’Inps, che pur di opporre una resistenza del tutto inutile e strumentale, fa depositare un atto di appello quando i termini brevi per impugnare sono già decorsi. Adesso porremo in esecuzione la sentenza, e pertanto i lavoratori potranno accedere immediatamente al pensionamento non prima di aver citato in giudizio i funzionari Inps che arbitrariamente hanno rigettato la domanda di accredito delle maggiorazioni amianto dei sei ex lavoratori del porto” conclude Bonanni.

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