Il partito libico della Coalizione delle forze nazionali dell’ex premier Mahmud Jibril ha annunciato di aver avviato una serie di contatti con organizzazioni e personalità internazionali per discutere di quanto sta accadendo nel sud della Libia. La Coalizione ha reso noto tramite un comunicato che i gruppi armati che vengono finanziati dal bilancio statale hanno la responsabilità di partecipare alla difesa del sud della Libia e della sua gente contro le bande che compiono rapimenti nella zona. Il partito di estrazione liberale, che conta 39 seggi sui 200 del parlamento di Tobruk, ricorda che difendere il sud è un dovere per tutti coloro che sono armati: è una lotta santa che non ha nulla a che vedere con chi vuole imporre una linea politica o con gli interessi economici.
Mentre il sud della Libia è teatro di scontri armati tra milizie locali e ribelli ciadiani e sudanesi, il generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica e comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna), si è recato a N’Djamena per incontrare il presidente Idriss Deby per la seconda volta in meno di un mese. La notizia è stata fatta filtrare ai media francesi da fonti della presidenza del Ciad, paese francofono che gravita nell’orbita geopolitica di Parigi. L’incontro è avvenuto lo scorso 16 ottobre e segue un precedente colloquio tra i due avvenuto sempre a N’Djamena a inizio ottobre: all’epoca era stato il profilo Facebook dell’Lna a darne notizia. Non è noto cosa si siano detti i due durante l’incontro di martedì, ma non si esclude che uno dei temi riguardasse i problemi del sud della Libia dove la presenza dei ribelli ciadiani, accusati di compiere rapimenti a scopo di estorsione, ha provocato scontri a fuoco e diversi morti. Secondo quanto riferito oggi dal sito web informativo ‘Africa Intelligence’, legato anch’esso a Parigi, il generale Haftar avrebbe chiesto al generale dei Tuareg libici Ali Kanna Sulayman di ‘marciare verso sud’ per scacciare i ribelli.