Libia: milizie di Tripoli consegnano caserme al governo di accordo nazionale

La Brigata dei rivoluzionari di Tripoli ha annunciato di aver consegnato al governo di accordo nazionale cinque caserme nelle zone di al Hadaba, Salahuddin, Khala al Farjani, nella zona militare di Tripoli e in quella dell’amministrazione per la formazione dei servizi segreti libici, tutte nella capitale libica. “Abbiamo consegnato queste cinque caserme allo Stato maggiore del ministero della Difesa di Tripoli”, si legge in una nota pubblicata su Facebook. Secondo la brigata “si tratta del primo passo verso la costruzione delle istituzioni libiche e la consegna di queste caserme migliorera’ la situazione per la nostra gente. Vogliamo evitare gli errori del passato e non combattere piu’ con gli altri gruppi armati”, riferendosi agli scontri a fuoco avvenuti la scorsa settimana nella periferia della citta’ con le milizie fedeli all’ex premier Khalifa Ghweil.

A Tripoli la situazione sembra essere tornata sotto controllo dopo l’ennesimo tentativo di “spallata” al governo di accordo nazionale da parte dei “golpisti” fedeli all’ex premier Ghweil. Al termine di due giorni di scontri avvenuti nel fine settimane le milizie filo-governative controllano ora l’intera capitale. Le forze di Sarraj controllano ora tutte le caserme e i centri delle milizie a Tripoli e puo’ cosi’ eseguire un piano sicurezza globale. Le forze di Ghweil, che non accettano gli accordi politici firmati sotto gli auspici dell’Onu a Skhirat, in Marocco, nel dicembre 2015, si sono ritirate dalla citta’, mentre in precedenza avevano mantenuto il controllo di alcune postazioni importanti.

Le forze della sicurezza di Sarraj hanno ripreso il controllo delle sedi della sicurezza e delle caserme del ministero dell’Interno e della Difesa. Secondo gli analisti libici, l’uscita dalla citta’ delle milizie avversarie e in particolare di quelle di Ghweil rappresenta un’occasione importante per il governo per la gestione della capitale. Con Ghweil avevano lanciato l’offensiva su Tripoli anche alcune milizie di Misurata che hanno tentato di occupare le loro vecchie sedi nella capitale senza successo. Ora le milizie di Ghweil si sono ritirate tutte su Misurata, lasciando campo libero a Sarraj nella capitale. Nel corso dei combattimenti avvenuti nel fine settimana a Tripoli sono morte 28 persone e 130 sono rimaste ferite tra cui quattro civili.

Khalifa Ghweil, esponente politico libico ritenuto vicino alle fazioni islamiche piu’ estremiste e che si considera ancora il legittimo primo ministro del paese nordafricano, ha tentato lo scorso 12 gennaio (due giorni dopo la riapertura dell’ambasciata italiana a Tripoli dopo due anni) di attuare una sorta di “golpe”, fallendo nell’obiettivo di rovesciare il governo Sarraj. Lo scorso ottobre 2016, le stesse forze di Ghweil erano state protagonista di un altro presunto golpe contro il governo di accordo nazionale con sede a Tripoli. All’epoca le milizie legate al governo di salvezza nazionale (organismo superato con gli accordi politici libici firmati a Skhirat) e al Congresso generale nazionale (il parlamento libico non riconosciuto fondato nell’agosto del 2014 e teoricamente dissolto nell’aprile 2016) erano riuscite ad assumere il controllo dell’Hotel Rixos di Tripoli, sede dell’Alto Consiglio di Stato, organo consultivo nato dagli accordi di Skhirat, con l’appoggio di alcuni membri della sicurezza posti dallo stesso Consiglio presidenziale di Tripoli.

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