L’ex ministro De Mauro: ‘Apprendere lingue straniere rafforza anche l’italiano’

ROVERETO. Dialogo molto interessante quello avvenuto nel primo giorno di apertura del Festival delle Lingue in corso di svolgimento a Rovereto. Davanti ad una platea di insegnanti e di dirigenti scolastici hanno parlato di educazione linguistica l’ex ministro della Pubblica Istruzione Tullio De Mauro e l’Ispettrice Tecnica di Lingue Straniere del Ministero dell’Istruzione, Gisella Langè. Per il grande linguista in Italia si salva solo la scuola elementare da sempre a livelli di eccellenza. Il miglior sistema scolastico,  ha affermato De Mauro,  è quello che riesce a includere tutti gli studenti, quelli bravi e quelli che hanno maggiori difficoltà. In questo la scuola elementare italiana è ai primi posti nel mondo. Le ombre riguardano il costante processo di dealfabetizzazione in corso da anni nel nostro Paese e in Spagna seguiti a ruota anche da Paesi insospettabili come la Germania, la Francia e l’Inghilterra. Per l’ex ministro si tratta di “un processo che tocca le realtà più ricche e sviluppate e per questo ancora più preoccupante. Purtroppo i nostri giovani leggono poco e parlano male. Ma gli adulti leggono ancora meno! Spesso manca la capacità di capire un semplice testo per questo è necessario che lo studio duri tutto l’arco della vita attraverso un nuovo stile di vita. Non basta il periodo scolastico. 

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