Eravamo rimasti a disquisire di un Napoli intorno a cui orbitavano dubbi e perplessità. Nel giro di una settimana, torniamo a confrontarci sulle vicende degli azzurri con mister Pasquale Casale, ma stavolta con toni completamente diversi. Non si può non celebrare un Napoli capace di sognare e far sognare, sia in Champions che in campionato. Qualcosa di inebriante, Villareal annichilito al San Paolo e Inter incenerita al Meazza, mister Casale la pensa così: “Indubbiamente il Napoli viene da una settimana in cui ha sciorinato un grande calcio e ottenuto due vittorie belle e importanti. Però c’è da dire che gli azzurri hanno affrontato due squadre non al top, perché sia il Villareal che l’Inter attraversano momenti di perenne difficoltà. Gli spagnoli non stanno brillando in
campionato, mentre i nerazzurri non sono ancora usciti dal momento di crisi”. Proprio sulla prestazione dell’Inter nella gara contro i partenopei, mister Casale esplicita il suo pensiero circa il tracollo o la disfatta, che dir si voglia, dei nerazzurri: “A mio avviso Ranieri è stato un po’ presuntuoso, non è un caso che contro il Napoli le sue squadre vadano sempre in difficoltà. È successo l’anno scorso con la Roma, è successo anni fa quando la sua Juve è stata piegata al San Paolo, il tecnico romano non ha ancora capito come si imbriglia il Napoli. Non è che mi voglia lanciare in iniziative trasudanti quella spocchia che attribuisco a Ranieri, ma è
evidente come gli azzurri non trovino spazio quando incontrano una squadra che blocca gli esterni. I vari Maggio, Zuniga e Dossena, se ben neutralizzati, non permettono al Napoli di girare come abitualmente riesce a fare, e senza gli spunti dalle corsie laterali, il rischio è che la squadra risulti prevedibile”. Prima della partita con l’Inter, l’assenza certa di Cavani ha lasciato che fluttuassero le interpretazioni più disparate sulle scelte che Mazzarri avrebbe dovute adottare per sopperire all’illustre assenza. Molti indicavano Pandev come il sostituto ideale, mentre altri vedevano nell’avanzamento di Zuniga tra gli attaccanti, l’ipotesi migliore. Si erano aperti dibattiti accesi, mister Casale rivendica una sua intuizione: “Quando divampava la disputa sulla questione Pandev-Zuniga per la sostituzione di Cavani, ho lanciato una provocazione, perché ero tra i pochi a indicare come possibile l’impiego di entrambi.( canale 34 a “tifosi quelli che parlano” ) Così si è verificato e il Napoli ha fornito una delle sue prestazioni migliori, anche per dei motivi che, a mio modo di vedere, devono essere sottolineati. Nonostante quella di Cavani sia un’assenza pesante, Pandev ha fatto un lavoro molto oscuro arretrando tra i centrocampisti( alla Sanchez) permettendo così ad Inler di avere due spalle forti,Gargano ed Hamsick, così come succedeva ad Udine (si è passati da un 3-4-1-2 ad un più pratico 3-5-1-1 con Lavezzi avanzato), e di conseguenza è stato più incisivo. Ho detto diverse volte che Inler non mi ha convinto ad inizio stagione perché non messo in condizione di esprimersi secondo i suoi standard. Quindi, il Napoli visto a San Siro è stato impostato, diciamo così, secondo il modello Udinese, ed è venuta fuori una p buona prestazione”. Un Napoli vincente e convincente, dunque, ma questa squadra dove può arrivare? Dopo questa settimana da sogno, in cui gli azzurri si sono issati sul trono di una grandezza sfoderata in campo, la parola scudetto ha iniziato a volteggiare con maggiore insistenza, quasi a stanziarsi nell’entourage napoletano, come un must per una squadra che deve dismettere dal suo stile concetti come dissimulazione e reticenza: “Sì, lo dico dall’anno scorso, questo Napoli è da scudetto– confida Casale – certo gli impegni Champions possono assorbire la squadra, ma gli azzurri hanno il dovere di puntare al posto più alto. Non serve mantenere un basso profilo per poi far calare il livello di intensità. Dichiarare in pubblico di accontentarsi di qualcosa che non corrisponde alle reali aspettative, è un atteggiamento che si riflette negativamente sulla squadra ed è una forma di ipocrisia da evitare. Questo non significa lanciare proclami, ma essere chiari e diretti e non raffreddare l’entusiasmo della gente. Poi, ritornando all’ipotesi scudetto, con le milanesi che arrancano, vedo l’Udinese come una possibile antagonista, anche la Lazio può insidiare la vetta, mentre è da vedere questa Juventus che, sgravata dalle fatiche europee, può diventare una serie candidata per il tricolore”. Infine un’ammissione che sgorga dal cuore: “Incredibile come il Napoli si sia trasformato da quello scialbo e irritante di Chievo a quello arrembante e scoppiettante di Milano. Gli azzurri, del resto, hanno questa natura, si trasformano nel giro di pochi giorni. In quanto a Mazzarri mi sento di esprimere un mio pensiero. È impossibile negare come si stia dimostrando uno dei miglior, se non il miglior tecnico del campionato italiano, ma non dobbiamo avere nei suoi confronti un atteggiamento feticistico, quando commette degli errori, come a Verona, vanno sottolineati, così come è giusto riconoscergli i meriti quando presenta la squadra nel migliore dei modi come ha fatto a Milano”.