Matera, aula dell'Università

Letteratura: è morta Rosanna Pettinelli, studiosa della tradizione cavalleresca

La storica della letteratura italiana Rosanna Pettinelli, specialista della tradizione cavalleresca, studiosa di Boiardo, Ariosto e Poliziano, è morta all’età di 78 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Accademia dell’Arcadia di Roma, di cui era “custode generale” (carica che corrisponde a quella di presidente) dal 2008. Pettinelli, si legge in un comunicato dell’Arcadia fondata nel 1690, “ha guidato la nostra Accademia con saggezza, competenza e passione, rilanciandone e rinnovandone il ruolo tra le istituzioni culturali italiane. Il suo custodiato si è segnalato per la qualità e la varietà delle iniziative, per il forte impulso dato ai progetti scientifici e alle pubblicazioni, in particolare agli ‘Atti e Memorie dell’Arcadia’, e per un’attenzione sempre partecipe al mondo della scuola e dei giovani.

E’ stata allieva di Emilio Bigi, Walter Binni e Mario Fubini alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Pettinelli ha percorso tutta la sua carriera accademica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dove è stata prima titolare della cattedra di storia della critica letteraria e poi professore ordinario di letteratura italiana fino all’anno accademico 2012-2013. Per nove anni è stata membro del Consiglio Universitario Nazionale, e su designazione del medesimo Consiglio ha fatto parte per sei anni, presso il Ministero degli Affari Esteri, della Commissione per la promozione della cultura italiana all’estero, presiedendovi il gruppo Lingua e editoria.

La sua attività di ricerca ha avuto nella cultura umanistico-rinascimentale, di lingua latina e volgare, il campo privilegiato di interesse. In ambito volgare si è occupata prevalentemente della tradizione cavalleresca; sul versante latino ha studiato soprattutto la cultura romana di Quattro e Cinquecento. Specifica attenzione ha inoltre riservato agli ‘incunaboli’ della critica moderna, le opere di quegli autori che in età rinascimentale hanno avviato la costituzione di un canone della nostra letteratura. Tra i suoi libri figurano “L’immaginario cavalleresco nel Rinascimento ferrarese” (Bonacci, 1983); “Tra antico e moderno. Roma nel primo Rinascimento” (Bulzoni, 1991); “Forme e percorsi dei romanzi di cavalleria da Boiardo a Brusantino” Bulzoni, 2004); “Bonorum atque eruditorum cohors. Cultura letteraria e pietas nella Roma umanistico-rinascimentale” (Roma nel Rinascimento, 2011). Ha curato la voce Ariosto per l’Enciclopedia Oraziana, ha riedito i saggi ariosteschi del suo maestro Walter Binni completandone la storia della critica ariostesca dal 1950 al 1994 (Walter Binni, “Metodo e poesia di Ludovico Ariosto e altri studi ariosteschi”, La Nuova Italia, 1996) ed ha collaborato, col capitolo relativo alla critica dell’età umanistica, al volume “La Storia della critica letteraria in Italia” (Utet, 1997).

Circa Redazione

Riprova

“Qui Molinari non parla”: il direttore di “Repubblica” sperimenta la “censura” dei collettivi universitari

“Qui i sionisti non parlano, qui Molinari non parla”. Dopo la censura rossa a David …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com