Legge elettorale, alta tensione Renzi-Alfano

Resta alta la tensione tra Ap e Pd sulla legge elettorale. La cosiddetta soglia anti-cespugli al 5% rappresenta uno scoglio insormontabile per Angelino Alfano. In queste ore i pontieri sono in campo per evitare uno strappo che potrebbe mettere a repentaglio la maggioranza di governo. Saltato l’incontro previsto per stamattina tra Matteo Renzi e Alfano, non è escluso che il faccia a faccia possa tenersi in giornata, lontano da occhi indiscreti.

Raccontano, infatti, che il colloquio di oggi tra i due leader in Largo del Nazareno doveva rimanere riservato ma sarebbe stato annullato da un Renzi irritato dalla ‘fuga di notizie’, visto che era stato anticipato ieri alle agenzie di stampa. Solo grazie alla mediazione di Lupi, riferiscono, Ap sarebbe riuscita a ricucire con i Dem in zona Cesarini. Il capogruppo alla Camera di Alternativa popolare avrebbe sentito Renzi e visto Ettore Rosato per chiarire e spiegare tutte le perplessità di Alfano di fronte a un accordo Fi-Dem sul proporzionale alla tedesca in cambio del voto in autunno, con lo sbarramento al 5% anti-piccoli.

Un compromesso, spiegano fonti parlamentari Ap, potrebbe essere ridurre al 4% la soglia per accedere alla ripartizione dei seggi in Parlamento. Mentre il Pd incontrava nel primo pomeriggio gli altri partiti sulla legge elettorale negli uffici del gruppo Dem alla Camera e Dario Franceschini pranzava con i suoi al ristorante di Montecitorio, Alfano ha avuto nella sede del gruppo Ap un lungo colloquio proprio con Lupi, presente il deputato Gianpiero D’Alia, presidente dei ‘Centristi per l’Europa’. Al termine dell’incontro, sia il ministro degli Esteri, che Lupi hanno escluso contatti con il Pd oggi.

Domani sera, a palazzo Madama, a quanto apprende l’AdnKronos da fonti parlamentari Ap, Alfano riunirà il gruppo parlamentare per fare il punto della situazione e decidere sul da farsi. Mercoledì, a mezzogiorno, il ministro degli Esteri vedrà invece i deputati. ‘Bisogna impedire che Renzi per la sua bulimia di potere porti il Paese allo sfascio’, le parole del senatore Ap Roberto Formigoni.

‘Abbiamo consegnato la nostra proposta di legge elettorale, così come votata dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle“ì che hanno dato il via libera al sistema tedesco. Il nostro obiettivo è quello di evitare che i partiti partoriscano l’ennesima legge incostituzionale, dopo il Porcellum e l’Italicum. Adesso chiediamo a tutte le altre forze di assumersi le loro responsabilità davanti ai cittadini’,   affermano i portavoce del M5S, Vito Crimi, Roberto Fico e Danilo Toninelli, componenti della delegazione che oggi ha incontrato i rappresentanti del Pd sulla legge elettorale.

‘Se lo faranno seriamente, in breve tempo, potremo finalmente dare al Paese, dopo quasi dodici anni, una legge elettorale rispettosa della Costituzione’, concludono gli esponenti del M5S.

 ‘L’incontro è andato come doveva andare, abbiamo presentato la legge con l’impianto tedesco votata dagli iscritti del Movimento 5 Stelle. Noi non ci muoviamo da lì. Ora il Pd, in un percorso – speriamo – chiaro e trasparente, dovrà farci capire cosa vuole fare’, dice poi Fico, parlando con i cronisti in sala stampa.Il Pd ha ascoltato e preso atto della nostra proposta, ha risposto l’esponente 5 Stelle a chi gli chiedeva come i dem avessero accolto le richieste della delegazione M5s.

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