Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (S) e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa al termine del CdM, Roma,15 ottobre 2015. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Legge di Stabilità: ‘In bozza canone Rai 2016 in unica rata’

Si attende la trasmissione al Parlamento del testo definitivo della manovra. Gli enti locali lanciano l’allarme per rischio di aumenti per tasse e ticket in 8 regioni. E una stretta sarebbe in arrivo anche sul turnover della Pa. E il premier Renzi dice che la nuova legge di stabilità torna a investire, con il segno più, nella cultura e nella ricerca dopo anni. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, spiegando che se un governo dà messaggi chiari, aumenta la fiducia, ha detto che le tasse devono scendere; la pubblica amministrazione deve essere più snella, la giustizia civile deve essere più rapida e efficiente e lo sta già diventando. L’ultima bozza della legge di stabilità prevede che nel 2016 il canone Rai è addebitato sulla prima fattura relativa alla fornitura di energia elettrica successiva alla data di scadenza per il pagamento del canone.  Sempre nell’ultima bozza della manovra si legge che le Regioni che, entro gennaio 2016, non avranno adempiuto all’obbligo di riordino delle funzioni in base alla riforma Delrio saranno commissariate per far sì che entro fine giugno il personale in esubero delle Province venga riassorbito al loro interno. Per il 2016 è attribuito alle Regioni a statuto ordinario un contributo di complessivi 1.300 milioni di euro, si legge nell’ultima bozza che prevede però anche che le Regioni assicurino un contributo alla finanza pubblica pari a 3.980 milioni di euro per l’anno 2017 e a 5.480 per ciascuno degli anni 2018 e 2019. Rischio di aumenti per tasse e ticket in otto Regioni. A una settimana dall’approvazione della manovra in Consiglio dei ministri gli enti locali lanciano l’allarme in vista del 2016. E una stretta sarebbe in arrivo, secondo quanto si legge nelle ultime bozze, anche sul turnover della pubblica amministrazione dove l’asticella scenderebbe al 25%.  Ad oggi, le Regioni che si trovano a dover seguire il cosiddetto piano di rientro sono Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Sicilia, Calabria, Piemonte, Puglia e per le quali la legge prevede un aumento automatico di addizionali Irpef e Irap, ricorda il coordinatore degli assessori al Bilancio Massimo Garavaglia.

 

 

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