Legge di Stabilità domani in Senato. Bruxelles conferma deficit al 3%

E’ ancora bufera sulla legge di stabilità. Oggi la manovra italiana sarà sottoposta all’esame di  Bruxelles e domani in Senato. Intanto questa mattina nuovo vertice dei sindacati, per decidere di eventuali serrate.

Intanto il governo continua a scongiurare il rischio di uno sciopero, definendolo ‘un errore’. Ad affermarlo ai microfoni di Radio 24, il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, intervistato su Radio 24. “Il governo Letta, come tutti i governi europei si trova a muoversi in vincoli stringenti e tutti dobbiamo averne consapevolezza”, ha spiegato aggiungendo che lo sciopero “potrebbe rappresentare per il governo un momento di difficoltà”. La legge di stabilità non contiene alcun “maxi-sconto alle banche”. Le misure inserite hanno l’obiettivo di “facilitare l’accesso al credito delle pmi”, ha chiarito ancora Fassina, aggiungendo che ascolterà le parti sociali e nel percorso parlamentare punterà ad indirizzare la legge “nella direzione dell’equità e del sostegno ai produttori”. “Spero di utilizzare meglio le risorse dell’Irpef e trovare ulteriori risorse per i Comuni”, ha proseguito confermando che sarà lui a gestire l’iter del ddl e il confronto con i sindacati. La riduzione del costo del lavoro, calcolata in media in circa 14 euro in più, non basta, ha ammesso il viceministro, puntualizzando però che “l’anno scorso di questi tempi parlavamo di aumento delle tasse. La situazione è difficile, il governo ha cercato negli spazi angusti di dare risposte”. Fassina ha quindi risposto alle critiche sulla nuova tassazione sulla casa: con la nuova service tax (la Trise) “pagheremo un miliardo in meno”, ha garantito.

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