“Legge Brunetta è incostituzionale”. Ricorso alla Consulta

Il giudice del Tribunale del lavoro di Livorno Jacqueline Monica Magi ha sollevato l’incostituzionalità della legge Brunetta che prevede per i dipendenti pubblici una decurtazione dello stipendio per i primi dieci giorni di malattia. Il giudice Magi ha accolto l’eccezione sollevata da 50 tra docenti e personale Ata della provincia di Livorno, che si erano rivolti al Tribunale e ha firmato un’ordinanza che rimette quindi la norma al giudizio della Corte Costituzionale. Il provvedimento, come riportato dal quotidiano ‘Il Tirreno’, è del 5 agosto scorso, ma è stata resa nota da Unicobas della Toscana, che tramite l’avvocato Claudio Altini assiste i ricorrenti. Secondo il giudice del tribunale del lavoro la norma voluta dal ministro Brunetta presenta profili di incostituzionalità con riferimento agli articoli 3, 32, 36 e 38 della Costituzione. Riguardo all’articolo 3, nell’ordinanza si rileva “un’illegittima disparità di trattamento nel rapporto di lavoro dei lavoratori del settore pubblico rispetto a quelli del settore privato”. Sul diritto alla salute statuita all’articolo 32, per la Magi la norma voluta dal ministro “crea di fatto un abbassamento della tutela della salute del lavoratore che, spinto dalle necessità economiche, viene di fatto indotto a lavorare aggravando il proprio stato di malattia, creando così un vulnus a se stesso e al Paese”. Nel mirino del giudice c’è anche la decurtazione dello stipendio perché “gli stipendi che percepiscono ad oggi i lavoratori del comparto pubblico, il guadagno diventa tale da non garantire al lavoratore una vita dignitosa”. Infine l’articolo 38, “privare durante la malattia un lavoratore di parte dello stipendio e della retribuzione globale di fatto – scrive il giudice Magi – integra esattamente quel far venire meno i mezzi di mantenimento e assistenza al cittadino in quel momento inabile al lavoro”.

 

 

 

 

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