Legambiente, una road-map salva natura per i prossimi 10 anni

Una road map post-2020 con 10 proposte sul contributo che l’Italia puo’ dare al Piano strategico per la biodiversita’ di qui al 2030. La lancia Legambiente nel suo nuovo rapporto sulla biodiversita’ in cui fa presente che l’Italia e’ “in forte ritardo nel raggiungere gli obiettivi sulla conservazione della natura”, e che “puo’ e deve dare un importante contributo, rafforzando la sua legislazione sulla tutela ambientale”.

Il decalogo salva-natura di Legambiente: ridurre l’impatto climatico sulla biodiversita’; incrementare le aree protette e le zone di tutela integrale; migliorare conoscenza e monitoraggio della biodiversita’; rafforzare rete Natura 2000; promuovere una gestione integrata della costa, dando piena attuazione alla strategia marina e favorendo la crescita della ‘blu economy’; migliorare gli ecosistemi agricoli; creare una rete nazionale dei boschi vetusti; contrastare le azioni illecite contro specie faunistiche e ecosistemi naturali; proteggere gli ecosistemi acquatici e migliorare i servizi ecosistemici dei corpi idrici superficiali; combattere le specie aliene invasive; sostenere l’economia della natura, finanziare la biodiversita’ e il capitale naturale, prevedendo investimenti nella bio-economia e agevolazioni imprese che investono in green jobs”. “Per rendere piu’ forti i nostri ecosistemi – spiega Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversita’ di Legambiente – serve incrementare la percentuale di aree naturali protette, marine e terrestri, e porsi l’obiettivo di tutelare efficacemente il 30% del territorio nazionale entro il 2030. Importante realizzare aree in cui non siano permesse attivita’ antropiche”.

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