Le sorelle Macaluso

Tra i maggiori successi della stagione, a Napoli come a Roma, Fano, Reggio Emilia, Palermo, Torino, Milano, lo spettacolo Le sorelle Macaluso di Emma Dante attraversa l’estate europea dei festival teatrali, dalla Romania alla Francia, dal Portogallo alla Spagna. Dopo la felice accoglienza al Festival di Sibiu l’11 e 12 giugno scorsi, lo spettacolo scritto e diretto dalla regista palermitana è uno degli appuntamenti più attesi al 68° Festival di Avignone, dove sarà in scena otto giorni, da lunedì 7 a martedì 15 luglio, allo spazio Gymnase du Lycée Mistral. Da Avignone la compagnia proseguirà il tour in Portogallo, con tappa il 18 luglio al Festival di Almada, e quindi in Spagna in scena alla 30esima Mostra Internazionale di Teatro di Ribadavia il 20 luglio. Le sorelle Macaluso è una produzione del Teatro Stabile di Napoli realizzata in coproduzione con Festival d’Avignon, Théâtre National (Bruxelles), Folkteatern (Göteborg), in collaborazione con Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale, in partenariato con Teatrul National Radu Stanca (Sibiu), con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea nell’ambito del progetto CITTÀ IN SCENA / CITIES ON STAGE. Su testo, regia e costumi di Emma Dante recitano Serena Barone, Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Italia Carroccio, Davide Celona, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi, Stéphanie Taillandier. Le luci sono di Cristian Zucaro, le armaturedi Gaetano Lo Monaco Celano, assistente allaregia è Daniela Gusmano. Lo spettacolo racconta la vicenda di sette sorelle, Gina, Cetty, Maria, Katia, Lia, Pinuccia e Antonella, nel giorno del funerale di una di loro. Durante la cerimonia le sorelle si fermano a ricordare, a evocare, a rinfacciare, a sognare, a piangere e a ridere della loro storia: “Uno stormo di uccelli che partecipano al proprio funerale e a quello degli altri. Sospesi tra la terra e il cielo. In confusione tra vita e morte. Nel confine tra qua e là, tra ora e mai più, tra è e fu, i morti sono pronti a portarsi via la defunta. Se ne stanno in bilico su una linea sopra cui combattere ancora, alla maniera dei pupi siciliani, con spade e scudi in mano…”. Con questa creazione Emma Dante ha aggiunto un ulteriore tassello al sorprendente affresco scenico disegnato nel corso degli anni indagando i sentieri più accidentati e molesti dell’esistenza. Un teatro, quello della regista, tra i più innovativi del nostro panorama, che vanta titoli come mPalermu, Carnezzeria, Vita mia, La scimia, Cani di bancata, Mishelle di Sant’Oliva, Il festino, Le pulle e tanti altri, che hanno conquistato le platee teatrali patrie e internazionali.

 

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