La legge di Bilancio 2020 dovrebbe contenere importanti misure per la famiglia. Il nuovo governo vuole introdurre misure e sussidi per incentivare la natalità e l’accesso ai servizi per l’infanzia. Vediamo come.

Attualmente è previsto un contributo alle famiglie per il figlio a carico fino al compimento del terzo anno di età ed è così ripartito: massimo di 1.000 euro annui per 11 mensilità (90,91 euro al mese) per spese di asilo nido o baby sitter. La retta media si attira sui 500 euro al mese ma può arrivare anche a 700 nelle grandi città.

Ma proprio a partire dal 2020 il bonus asilo nido dovrebbe essere calibrato a seconda della ricchezza complessiva del nucleo familiare. Ci sarebbero infatti al vaglio tre fasce legate al reddito: da 1.500, 2.500 e 3.000 euro. Nel disegno di legge del Pd si parla di un bonus nido ancora più ricco: 400 euro al mese per ogni figlio fino ai 3 anni da spendere per la retta dell’asilo nido o per il rimborso delle spese di baby sitter.

Il ministero della Famiglia vorrebbe far salire a 7 giorni i giorni previsti per il congedo di paternità (attualmente ne sono previsti solo 5). Va però anche sottolineato che l’Unione europea ha approvato una direttiva che chiede ai Paesi membri di allinearsi a congedi di paternità di 10 giorni minimo.

Per tutti i nati nel 2020 dovrebbe essere previsto un assegno universale di natalità per 12 mensilità, diviso in tre fasce da 80, 120 e 160 euro, a seconda della ricchezza complessiva del nucleo familiare. L’obiettivo del governo però è quello di rendere strutturale l’assegno a partire dal 2021.