Le mani dentro la città

“Le mani dentro la città” è il titolo  della nuova fiction di Canale 5 in onda da stasera per 6 puntate settimanali.  Ovvio il rimando a “Le mani sulla città”, il bellissimo film di Francesco Rosi che 50 anni fa denunciò la corruzione politica collegata all’abusivismo edilizio a Napoli. La fiction di Canale 5  invece denuncia l’infiltrazione della ‘ndrangheta al Nord, ed in particolare nel Milanese tra spaccio di cocaina ed  imprese alla luce del sole per conquistare lottizzazioni attraverso bustarelle.  Protagonisti sono Simona Cavallari, ancora una volta in divisa dopo “Squadra Antimafia”, e Giuseppe Zeno che invece, nel precedente “Il clan dei camorristi”, impersonava appunto un camorrista. “E’ vero che, dopo la messa in onda del ‘Clan’, a Napoli venivo accolto come un idolo”, ha raccontato Zeno ai giornalisti. “Ma questo è sempre avvenuto da quando esiste il cinema, lo stesso è capitato a Al Pacino per il Padrino. Il fascino del male è innato, non c’è niente da fare. E d’altronde il bene non potrebbe esistere senza il suo contrario”. Giuseppe Zeno, nato e vissuto a Napoli, da piccolo si trasferì in Calabria, a Vibo Marina, quindi il fenomeno della ‘ndrangheta lo conosce eccome. “Mi ricordo che da bambino tutti sapevano di questo e di quello, cosa facevano e con chi. E allora mi chiedevo: ma se lo sanno tutti, perché non vanno a prenderli? In questo senso recitare nella fiction nel ruolo del poliziotto che combatte la famiglia mafiosa mi ha investito di una doppia responsabilità”.

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