Le dichiarazioni dei redditi dei deputati: i dati della Camera

Sul sito ufficiale della Camera è già stata pubblicata buona parte delle dichiarazioni dei redditi dei deputati eletti alle urne lo scorso 25 settembre. La documentazione è relativa all’anno fiscale passato: si tratta quindi delle dichiarazioni 2022 sui redditi del 2021 e non tutti gli onorevoli in carica oggi sedevano già tra gli scranni parlamentari. Nonostante manchi all’appello ancora qualche nome di peso, è possibile dare uno sguardo a quanto dichiarato da alcuni dei principali esponenti politici.

I redditi degli eletti in Parlamento devono essere di pubblico dominio. Come specificato sul sito della Camera, ai sensi dell’articolo 9 della legge 5 luglio 1982, n. 441, le dichiarazioni patrimoniali e reddituali, come anche quelle legate alle spese sostenute per la propaganda elettorale dei deputati, sono riportate in un apposito bollettino cartaceo a disposizione dei cittadini presso gli uffici della Camera.

L’articolo 5 del decreto legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito dalla legge n.13 del 21 febbraio 2014, prevede poi “la pubblicità o evidenza obbligatoria nel sito internet ufficiale del Parlamento italiano”. I dati devono indicare quanto ricevuto a titolo di liberalità per ogni importo superiore alla somma di 3.000 euro annui, e i contributi a titolo di liberalità di singolo importo superiore a 500 euro.

In ottemperanza alla disposizione di legge, nelle pagine personali di ciascun deputato è così pubblicata la relativa documentazione patrimoniale e di reddito, nonché la documentazione ulteriore che taluni deputati hanno chiesto di rendere pubblica all’inizio della legislatura sottoscrivendo un’apposita liberatoria.

Stando a quanto pubblicato online, il segretario uscente del Partito Democratico Enrico Letta nel 2021 ha conseguito un reddito pari a 368.863 euro. Decisamente più bassa la cifra della candidata alla sua successione, Elly Schlein, che ha dichiarato 88mila euro.

Ammonta invece a 104.269 euro il reddito dell’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando (che dispone di una Fiat Bravo del 2007), mentre l’ex ministro della Salute Roberto Speranza ha registrato 101.000 euro, con cinque fabbricati di proprietà situati tra Roma e Potenza.

Tra i Cinque Stelle stupisce l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte: la sua documentazione parla di un reddito di 34.095 euro e della proprietà di una Jaguar in stile rétro del 1996. L’ex sindaca di Torino Chiara Appendino risulta invece aver avuto redditi per 97.000 euro con zero proprietà.

Il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, nel 2021 già parlamentare, ha superato i 105.000 euro annui. Il suo alleato Angelo Bonelli, leader dei Verdi, ha registrato circa 79.000 euro. L’ex esponente di Si Aboubakar Soumahoro, passato al Gruppo Misto dopo lo scandalo delle coop, ha dichiarato uno dei redditi più bassi: 9.150 euro.

Una cifra, lo stuzzica Maurizio Gasparri, da “reddito di cittadinanza”. All’esponente di Forza Italia i dati pubblicato sul sito della Camera dei deputati non tornano. “La vicenda di Soumahoro si tinge ancora di ridicolo – commenta il vice presidente del Senato –. Dopo quanto emerso nelle settimane scorse, oggi scopriamo che la sua dichiarazione dei redditi del 2021 sfiora la soglia di povertà e non è troppo lontana da chi riceve il reddito di cittadinanza”.

Per questo, prosegue, “ci sarebbe da domandarsi come faceva a pagare il noto mutuo del villino a Roma. Soumahoro invece di continuare a lamentarsi di come viene trattato, anche da chi lo ha mandato in Parlamento, faccia chiarezza e dia delle risposte alle ormai troppe vicende che sono tutt’altro che chiare. Attendiamo con curiosità la prossima puntata del ‘caso Soumahoro'”. L’ex deputato di Verdi-Sinistra italiana risulta essere proprietario di una villetta a Casal Palocco, periferia Sud di Roma.

Soumahoro la condivide con la moglie Liliane Murekatete. I due l’avrebbero acquistata per 450mila euro di cui 250mila versati grazie a un mutuo trentennale. Insomma, l’ennesima bufera, quella dei redditi, che rischia di travolgerlo dopo le indagi sulle cooperative di moglie e suocera. Non a caso per l’anno 2019 il reddito complessivo del parlamentare era stato di 38 mila euro. Nel 2020, invece, 24mila euro e infine appena 9 mila nel 2021.

Per quanto riguarda il Terzo Polo, Maria Elena Boschi, ex Pd e oggi Italia viva, ha conseguito un reddito di circa 98.000 euro (e ha dichiarato una Toyota Yaris). La presidente di Azione Mara Carfagna ha invece avuto un reddito pari a 103.000 mila euro (con un fabbricato e due Volkswagen), mentre il collega Matteo Richetti con tre fabbricati e un terreno ha dichiarato 97.000 euro.

Passando ai deputati appartenenti alla coalizione di maggioranza, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha un reddito 2021 pari a 103.505 euro, mentre il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin è arrivato a quota 165.000 euro.

L’onorevole Giorgio Mulè di Forza Italia ha dichiarato due fabbricati e 99.793 euro, più o meno come il presidente della Camera Lorenzo Fontana (99.465 euro). L’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, ex Lega e ora in Forza Italia, è proprietario di tre fabbricati e ha dichiarato circa 66.000 euro.

Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia è proprietario o comproprietario di otto fabbricati, terreni o abitazioni, un’auto, (un’Alfa Romeo Giulietta), con reddito imponibile di 196.000 euro. L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, anche lui oggi Fdi, ha dichiarato 1.588.099 euro, segnalando una Jeep Gran Cherokee, una Land Lover Defender e alcuni fabbricati.

Il reddito 2021 del fondatore della Lega Umberto Bossi ammonta invece a 99.702 euro, con una casa in comproprietà.

Tra i parlamentari italiani più ricchi, al momento figura l’ex ministro dell’economia e oggi tra le fila di Fratelli d’Italia Giulio Tremonti, che ha dichiarato un reddito imponibile di oltre un milione e mezzo (1.536.797 euro).

Così emerge dai primi dati relativi alla dichiarazione dei redditi dei parlamentari della XIX legislatura, che si riferiscono al 2021, ma è doveroso precisare si tratta di dati parziali, in quanto non sono ancora pubbliche tutte le dichiarazioni. Scorrendo la lista emerge che davanti a Tremonti, troviamo Cristina Rossello, in passato avvocato di Berlusconi ed eletta nelle fila di Forza Italia, che dichiara oltre 2 milioni di euro e siede nei Cda di 6 società (tra cui il Monza calcio e Mondadori).

Non è invece ancora consultabile sul sito della Camera la dichiarazione della leader di FdI e presidente del  Consiglio, Giorgia Meloni.

Tra quelli pubblicati, dichiara 99.902 di reddito imponibile il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, mentre il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin – proprietario di alcuni terreni e di alcuni fabbricati per parte in comproprietà – dichiara un imponibile, per il 2022, 156.786 euro.

Il titolare del ministero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dichiara 91.773 di imponibile per l’anno passato.

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