Laziogate: Polverini vede Monti, torna ipotesi dimissioni. Fiorito a Viterbo: sarà ascoltato dai pm

Torna l’ipotesi dimissioni per Renata Polverini. Dopo un’altra giornata di ‘passione’ per la regione Lazio la governatrice sarebbe di nuovo tentata di fare un passo indietro. La presidente ha incontrato a Palazzo Chigi il premier Mario Monti per una “valutazione della situazione nella Regione Lazio”.”Ho chiesto al presidente del Consiglio un breve incontro per informarlo della situazione che si è verificata in Regione”, dichiara la Polverini, “mi sembrava corretto farlo considerato che il Lazio è una realtà certamente non marginale sotto il profilo economico e istituzionale del nostro Paese”. “ Il colloquio-continua la presidente – è stato cordiale come sempre e ringrazio il Presidente per avermelo accordato”.

Intanto, come rende noto l’ufficio stampa del Partito Democratico presso il Consiglio regionale, “tutti i consiglieri regionali del Pd Lazio hanno rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili per lo scioglimento del Consiglio regionale”. “I 14 consiglieri del Pd, secondo quanto previsto dall’articolo 19 comma 4 dello Statuto della Regione Lazio, hanno firmato l’atto di dimissioni consegnandolo al capogruppo in Regione, Esterino Montino”, fa sapere l’ufficio stampa del Pd.

Continua poi il fuoco incrociato sul Pdl. A far rumore, questa volta, sono le dichiarazioni del sindaco di Roma e leader della destra sociale, Gianni Alemanno che chiede un azzeramento del Pdl. “Dobbiamo guardarci in faccia e aprire un dibattito serio, non dilatorio. Credo serva un azzeramento totale all’interno del centrodestra. Dobbiamo rifondare una realtà che ha bisogno non solo di valori, che ci sono, o di riferimenti politici ma anche di comportamenti che rendono credibili questi valori di fondo come persone, famiglia, nazione e merito. Non possiamo continuare a vivere di espedienti”. Parlando dello scandalo sui fondi Pdl alla Regione Lazio il sindaco della capitale chiede le dimissioni della presidente Renata Polverini e ricorda i tempi di Tangentopoli dicendosi convinto che “nulla è cambiato”. “Non dobbiamo fare il facile gioco del capro espiatorio – afferma in un video pubblicato sul suo blog – Quando vedo per esempio il Partito democratico che chiede le dimissioni della presidente Polverini mi viene quasi da sorridere se la situazione non fosse drammatica. Ogni partito, ogni gruppo nella Regione Lazio sapeva come venivano ripartiti i fondi. Forse quello che meno sapeva era il presidente della Regione che non era direttamente dentro il consiglio”.

 

Interrogatorio a Viterbo per Fiorito. Franco Fiorito, l’ ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, indagato per peculato dalla procura della Repubblica di Roma nell’ambito delle indagini sulla gestione dei fondi del gruppo consiliare, sarà interrogato questa mattina a Viterbo dal Pm Massimiliano Siddi per “reato connesso”. Fiorito, assistito dall’avvocato Carlo Taormina, sarà sentito in qualità di testimone. Dovrà in particolare render conto delle fatture depositate alla Pisana per i relativi rimborsi dal consigliere regionale viterbese, suo successore alla guida del gruppo e nemico giurato Francesco Battistoni, secondo il quale le fatture in questione, sarebbero state falsificate, aumentando di decine di volte il loro importo. Il fascicolo di cui è titolare il Pm Siddi è scaturito da tre diversi esposti: uno di Battistoni e gli altri due delle stesse società. Tutte e tre sono stati presentati dopo la pubblicazione sui giornali delle copie delle fatture ritenute gonfiate.

 

 

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