Lazio: Rocca annuncia l’asse di ferro con Giorgia Meloni

Ora è davvero ufficiale, “vidimato” dal ministero dell’Interno. Francesco Rocca è stato eletto presidente della Regione Lazio con il 53,88%. Secondo i dati del Viminale (con ancora 7 sezioni mancanti su 5.306) al secondo posto si piazza il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, che si ferma al 33,5%. Seguito  dalla candidata grillina Donatella Bianchi con il 10,76%. Tra vecchi e nuovi volti, quel che è sicuro che la parte del leone nell’ampia maggioranza che appoggerà il governatore di centrodestra la fa Fratelli d’Italia cui spettano 22 seggi. I dati ancora non sono definitivi – si aspettano quelli su Roma Capitale determinanti nel peso degli equilibri che andranno comunque integrati con quelli delle province – ma la coalizione di Rocca si dovrebbe aggiudicare 30 seggi , un dato significativo per quanto riguarda la stabilità di governo. Ventidue anche i seggi di FdI, primo partito, nel Consiglio regionali della Lombardia, con Fontana governatore.

“Mi ha chiamato Giorgia Meloni. Mi ha fatto le congratulazioni e ha detto che ci vedremo nei prossimi giorni per fare il punto sulle sfide più importanti”, dice Rocca in collegamento telefonico con Un giorno da pecora.  “Ma non mi ha dato consigli”, puntualizza. Anche Matteo  Salvini si è fatto vivo, con un bel messaggio. “E mi ha detto che quando verrà a Roma faremo una cena a base di pesce”. E il Cavaliere? ”Berlusconi no. Mi ha chiamato più volte durante la campagna elettorale. Ma mi ha telefonato Antonio Tajani”.

Il risultato delle elezioni regionali ci gasa certamente ed è normale e giusto reagire con grande soddisfazione dopo un attestato di fiducia così forte, non perdendo mai l’umiltà e la consapevolezza che una enorme mole di consensi significhi anche aumento di responsabilità. Facendo i complimenti a Lega e Forza Italia, a Noi moderati e a tutte le liste civiche coinvolte nel progetto politico, non possiamo non evidenziare lo straordinario risultato del nostro partito, per nulla scontato. Qualcuno potrà dire che siamo in luna di miele, qualcun altro ha detto, letteralmente “ che non sempre gli elettori hanno ragione “. Certo è che la gente si fida di noi e del nostro Presidente del Consiglio. Si fida non perché sia la panacea per ogni male o possa avere sempre la risposta a tutto ma perché è onesta, trasparente, credibile. Non spaccia mai promesse non sostenibili, lavora insieme all’esecutivo per aprire nuovi orizzonti all’Italia, concorre con il partito, dai ministri ai sottosegretari, ai presidenti dei due gruppi parlamentari, a formare azioni concrete e di interesse generale. Due autorevoli esponenti di un mondo diverso dal nostro, l’ex ministro e mio corregionale Marco Minniti e l’economista Roberto Guida, hanno espresso considerazioni lusinghiere rispettivamente sul piano Mattei e sulle politiche messe in campo per contrastare inflazione e recessione. I giornali stranieri, gli stessi rincorsi dalla sinistra ad agosto per dipingerci come i nuovi barbari, descrivono Giorgia Meloni come persona politica autorevole. Una patente che certamente anche Mario Draghi possedeva ma per il suo prestigioso passato da banchiere non per l’attività politica. Non siamo narcisisti, né pensiamo di essere depositari del consenso: esso è conseguenziale sempre alla coerenza. I due nuovi governatori,  uno rieletto, sono due persone di alto lignaggio. Capiscono che si governa bene unendo decisionismo a collegialità. Perché proprio nelle Regioni è importante collaborare e condividere strategie e azioni amministrative. Fratelli d’Italia cresce e crescendo sa che si affrontano sfide di equilibrio, governabilità e capacità di rappresentare tutti gli elettori. È una sfida di grande valore che possiamo e dobbiamo vincere’, osserva Alfredo Antoniozzi,  Vice presidente gruppo parlamentare Fratelli d’Italia Camera.

“Ringrazio gli elettori della Lombardia e del Lazio che hanno confermato come il centrodestra di governo rappresenti la maggioranza degli italiani; e come, all’interno del centrodestra, Forza Italia sia determinante numericamente e politicamente”. E’ quanto scrive Silvio Berlusconi, in un post sui social, all’indomani del risultato delle elezioni regionali. Il lavoro della coalizione è stato percepito ed avallato dagli elettori chiamati a votare domenica e lunedì scorsi, ed è il fattore che più sta a cuore rimarcare. “La conferma dei risultati delle elezioni politiche dimostra che la nostra azione nella maggioranza e nel governo è compresa e apprezzata dagli italiani – aggiunge il leader di Fi – . Si deve tenere conto che Forza Italia non esprimeva nessuno dei due candidati presidenti. Che hanno avuto un effetto trainante sulle liste dei loro partiti. Tuttavia – rileva con soddisfazione –Forza Italia ha raccolto in entrambe le regioni un consenso pari o superiore a quello delle recenti elezioni politiche. Ringrazio per questo i nostri candidati, i nostri militanti, i nostri dirigenti della Lombardia e del Lazio. Il loro lavoro è stato decisivo”.

Non ha dubbi Berlusconi: “Il governo esce più forte da queste elezioni – assicura -. Il voto degli elettori fa giustizia dei tentativi di dividere la nostra coalizione che è unita da 29 anni. E che ancora una volta è premiata dal voto degli italiani che non si sono fatti confondere dalle polemiche artificiose della sinistra. Ed hanno premiato la nostra coerenza e la nostra determinazione. Rimane però una forte amarezza per il livello così elevato di astensioni”. Berlusconi coglie un punto essenziale, la solidità degli equilibri interni alla coalizione. Perché è questo il nuovo tormentone che viene agitato dai giornaloni: ossia che la vittoria a valanga di FdI possa minare la solidità dei  rapporti con Forza Italia e Lega. Il leader di FI, dunque, nel suo messaggio social smina il terreno, ricordando i presunti litigi che gli è toccato quotidianamente smentire dalle agenzie.

Berlusconi si sofferma poi sul dato del Lazio: “A Roma ha votato soltanto un elettore su tre. Ma nonostante questo preoccupante e doloroso astensionismo la nostra coalizione ha vinto con un largo margine sulla sinistra. Questo ci deve indurre a continuare con forte determinazione le nostre battaglie di sempre: la riforma fiscale, con la riduzione delle aliquote; la semplificazione della burocrazia, la riforma della giustizia in senso garantista; il sostegno agli anziani con l’aumento delle pensioni, l’offerta di concrete opportunità di lavoro per i nostri giovani; il nostro impegno di non approvare mai una legge che restringa la libertà dei cittadini. Questi sono i nostri obbiettivi di legislatura che dobbiamo assolutamente realizzare. Ci vediamo presto per decidere insieme il nostro programma di lavoro”.

 



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