“La cassa integrazione guadagni, nel primo trimestre, paragonata allo stesso periodo dell’anno precedente, aumenta del 30%. Finalmente abbiamo a disposizione i dati dell’Inps, diventati trimestrali, dopo l’incomprensibile decisione del Governo di non pubblicarli più mensilmente, in un momento nel quale, per seguire con attenzione l’andamento produttivo dei vari settori, questo indicatore rappresenta un termometro efficace dello stato di salute dell’economia del nostro Paese. Esaminiamo i dati in modo più approfondito: va segnalato il fatto che la cig straordinaria cresce nel primo trimestre 2025 addirittura del 50% rispetto a gennaio-marzo 2024, mentre quella Ordinaria aumenta del 19.%. Sappiamo che la cig straordinaria segnala l’andamento, all’alto e al basso, delle crisi strutturali, che sono le più preoccupanti per l’occupazione”. Così Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e presidente dell’associazione Lavoro&Welfare
“Esaminando il trend per settori – osserva – si evidenziano le difficoltà di quello manifatturiero: nel primo trimestre del 2025 la richiesta di Cig cresce del 64% nel settore pelli e cuoio; del 52% in quello meccanico; del 47% nel metallurgico; del 35% nel chimico; del 21% nei trasporti e comunicazioni; nel settore edile e del legno dell’8%; nel tessile del 5%. Unica eccezione il commercio, con una diminuzione del 43%, a conferma dello spostamento strutturale delle ore lavorate dal manifatturiero si servizi. Per quanto riguarda l’incidenza su occupazione e reddito, le ore complessivamente autorizzate nel trimestre potrebbero aver comportato l’assenza massima a zero ore di 344.000 lavoratori dalla produzione (dipende dal tiraggio) e alla perdita di oltre 22 milioni di giornate lavorative. Per quanto concerne il reddito, sempre nel primo trimestre di quest’anno, un lavoratore rimasto sempre a zero ore ha visto la riduzione del proprio reddito (media) di 1.470 euro al netto delle tasse. Forse il Governo dovrebbe tenere conto di questi campanelli d’allarme poco rassicuranti per l’andamento dell’economia”, conclude Damiano.