Lavoro: contratti in nero o irregolari scoperti nel Cosentino

Sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Scalea 24 lavoratori irregolari in quanto impiegati in parte in “nero” ed in parte attraverso l’utilizzo improprio di contratti di appalto di servizi. Nell’indagine sono coinvolte due societa’ calabresi che si erano accordate al fine di impiegare manodopera attraverso la stipula un apparente contratto di appalto di servizi che, tuttavia, nascondeva una effettiva somministrazione di lavoro. I lavoratori, seppur formalmente assunti da una societa’ di Lamezia Terme, prestavano di fatto l’attivita’ lavorativa presso un’altra societa’ dell’Alto Tirreno cosentino, in forza di un “appalto di servizi”.

Se da un lato questa procedura presenta evidenti vantaggi per l’azienda che usufruisce della manodopera, dall’altro puo’ prestare il fianco ad abusi a danno dei lavoratori, come il mancato rispetto del minimo salariale, della normativa in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavori anche a causa della separazione tra la titolarita’ formale del rapporto di lavoro e l’effettiva fruizione della prestazione. L’indagine ispettiva della Fiamme Gialle ha consentito di fare emergere chiaramente la non corrispondenza della forma contrattuale sottoscritta alle caratteristiche previste dalla legge, rivelandosi un caso di somministrazione di lavoro compiuta in maniera abusiva in quanto la societa’, non essendo iscritta presso l’albo ministeriale, non offriva le dovute garanzie di tutela ai lavoratori. I Finanzieri hanno quindi contestato ad entrambe le societa’ sanzioni amministrative per 145.000 euro.

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