Diego Sozzani nella foto del suoprofilo Facebook, 7 maggio 2019. +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ ++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

L’Aula della Camera e il caso Sozzani

L’Aula della Camera ha negato l’autorizzazione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato di Forza Italia Diego Sozzani. I voti a favore sono stati 235, 309 i contrari, un astenuto. A fine luglio la Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio si era invece espressa per l’ok ai domiciliari a maggioranza, con il voto a favore di M5S e Pd: una decisione annullata  dall’Assemblea, a scrutinio segreto. L’Aula della Camera ha anche negato l’uso delle intercettazioni delle conversazioni del deputato di Fi Diego Sozzani, chiesta nell’ambito di un procedimento per finanziamento illecito relativo ad una fattura di diecimila euro.

È bastato quindi  un voto segreto per mandare in subbuglio i giallorossi. Franchi tiratori in azione e salvataggio a sorpresa dell’esponente di Forza Italia Diego Sozzani da parte della Camera: per lui niente arresti domiciliari. Politicamente cosa può significare? Che ci sono dei contatti tra maggioranza, Palazzo Chigi e il partito di Silvio Berlusconi. L’obiettivo: blindare il governo al Senato. La strategia: creare un gruppo di ‘responsabili’ (15 senatori) che possano rendere vano qualsiasi tentativo del nuovo movimento di Matteo Renzi, ‘Italia viva’, di condizionare gli equilibri. Anche se i contatti con gli azzurri sono stati formalmente smentiti da tutti diretti interessati.

L’irruzione al centro della scena politica del nuovo soggetto renziano continua a scuotere Forza Italia, al cui interno fa scalpore il successo della cena organizzata da Mara Carfagna: oltre 50 parlamentari presenti alla sua iniziativa politica che rilancia le chance della vicepresidente della Camera per la guida del partito. Alcuni suoi supporter assicurano che il Cavaliere stesso si stia rendendo conto che le leadership collegiali, i direttori vari, non siano adeguati alla fase politica. E che quindi stia seriamente valutando un gesto in questo senso. Tuttavia, molti osservatori fanno notare come Berlusconi sia consapevole che l’eventuale investitura della Carfagna verrebbe fortemente contrastata da vaste aree del partito, a partire da quella più vicina alla Lega.

Tornando al caso Sozzani sono meno di cinquanta i tiratori franchi che hanno portato alla prima frattura tangibile nel governo Pd-Movimento 5 Stelle. La richiesta sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’esponente di Forza Italia si è trasformato in un terreno di scontro tra le forze di maggioranza, che partono da presupposti evidentemente differenti sulla Giustizia. Una differenza con cui dovrà fare i conti Bonafede quando metterà a punto la sua riforma.

 Nonostante il voto segreto, ci sono le prime accreditate ipotesi su chi abbia votato con il Centrodestra salvando Sozzani dai domiciliari. Avrebbero votato contro l’autorizzazione a procedere i renziani, che si guadagnano così le prime pagine dei giornali a poche ore dalla nascita del nuovo partito dell’ex premier.

 LeU, che rappresenta la sinistra garantista, ha dato carta bianca ai propri esponenti favorendo il voto di coscienza a quello di partito E qualche tiratore franco ha sparato anche da questi banchi.

Il caso Sozzani riporta alla luce anche la frattura all’interno della fazione pentastellata. Anche nel MoVimento qualcuno ha tradito le direttive di Luigi Di Maio andando a regalare voti preziosi al Centrodestra, che quasi non credeva nel successo finale.

 Nel governo è iniziata la caccia all’uomo per provare a capire chi abbia votato come. Il voto segreto rende impossibile o quasi arrivare a fare un quadro completo della situazione. Il Pd prova a rassicurare gli alleati pentastellati facendo sapere che i problemi sono tutti nella nuova ala renziana e chi dai banchi del Pd solo pochi hanno voltato le spalle alle indicazioni della maggioranza.

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