La Turchia attacca la Siria: raid contro milizie curde

La Turchia ha attaccato la Siria. L’annuncio arriva Twitter dal presidente Erdogan spiegando che “l’operazione turca contro la milizia curda nel nord-est del Paese é cominciata”. L’operazione militare Di Ankara é stata denominata “Fonte di Pace”  che segue i precedenti interventi militari del 2016 e 2018 battezzati rispettivamente “Scudo dell’Eufrate” e “Ramoscello d’ulivo”. La Turchia ha informato gli ambasciatori membri del  consiglio di sicurezza dell’Onu dell’inizio delle operazioni militari poco dopo le 16.00.

Alcune esplosioni sono  avvenute nella località di frontiera di Ras al-Ayn. Colpi di mortaio sono stati sparati dalla Siria verso il confine turco a Ceylanpinar dove sono ammassati turchi e le milizie filo-turche pronte ad entrare in Siria per l’operazione militare contro i curdi. Come riferiscono alla Cnn le milizie curde dello Ypg centinaia di civili sarebbbero in fuga dalle zone di frontiere nel nord della Siria. E si registrano le prime vittime civili dei raid aerei e di artiglieria turchi nel nord-est della Siria nell’ambito della nuova campagna militare di Ankara contro le forze curdo-siriane a est dell’Eufrate e a ridosso della frontiera turca. Lo riferisce il comando delle operazioni delle forze curdo-siriane, senza fornire ulteriori dettagli. Non è possibile verificare in maniera indipendente le informazioni sul terreno.

La politica internazionale condanna questa operazione militare di Erdogan. Per il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio,  “Azioni unilaterali rischiano solo di pregiudicare i risultati raggiunti nella lotta contro la minaccia terroristica a cui l’Italia ha dato un significato contributo nell’ambito della coalizione anti-Daesh”. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte si dice preoccupato dell’iniziativa unilaterale assunta dalla Turchia “che possa portare ad ulteriori sofferenze per la comunità locale”.

La Francia condanna “molto fermamente” l’offensiva turca nel nord della Siria e annuncia un imminente ricorso insieme alla Germania e al Regno Unito presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato dalla segretaria di Stato francese agli Affari europei, Amélie de Montchalin.

Per il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas “l’offensiva turca nel nordest della Siria “rischia di destabilizzare la regione e provocare una rinascita” del gruppo estremista Stato islamico. “Esortiamo la Turchia a metter fine alla sua offensiva e difendere i propri interessi di sicurezza in modo pacifico”, ha aggiunto.  Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ricevuto dal premier Conte a Palazzo Chigi, annuncia per venerdì una visita a Istanbul per parlare con il presidente turco. “La Turchia ha chiaramente delle preoccupazioni per la propria sicurezza, ha subito degli attacchi terroristici e ospita milioni di rifugiati siriani”, ha aggiunto.

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