La techno-dance accende la notte di Amsterdam

AMSTERDAM. Quando ‘Het Wilhelmus’, l’inno nazionale olandese, irrompe dall’amplificazione per annunciare, in una cascata di coriandoli, al popolo di Sensation White che gli Orange sono in semifinali ai Mondiali brasiliani, i 500mila watt dell’impianto faticano a sovrastare il boato dei 42mila stipati nel ventre in ebollizione dell’Amsterdam Arena. Mezzanotte è passata da quarantacinque minuti ed in una domenica mattina febbricitante di techno e di voglia di esserci le fantasie sfrenate di ‘Welcome to the Pleasuredome’, il nuovo kolossal messo in pista dai creativi olandesi col pensiero alle grandi arene di quattro continenti e il cuore ai Frankie Goes to Hollywood che furono, possono sciogliersi dall’ansia e cominciare volare. Sotto l’immensa copertura che durante il campionato fa da ostrica alle prodezze calcistiche dell’Ajax prende corpo una notte di musica clubbing e di teatro in cui la forza di una mega-produzione che rapisce l’occhio e stordisce i sensi alla fine cede il passo all’onda anomala generata da un pubblico di bianco vestito capace di annullare con la sua sudata euforia ogni distanza tra contenitore e contenuto grazie anche alle alchimie sonore di uno stuolo di dee jay che va dall’irrinunciabile Mr. White a Chuckie, dalla star del momento Nicky Romero al diciassettenne Martin Garrix, dai belgi Dimitri Vega e Like Mike alle sorelle australiane Mim e Liv Nervo. Il set concepito quest’anno assomiglia ad una specie di Moulin Rouge della techno formato di Baz Luhrman per la presenza di una gigantesca giostra sorretta da due figure femminili alte dieci metri a cui sono sospesi quattro destrieri bianchi cavalcati da procaci amazzoni tutte fondotinta e piume di struzzo. Ai lati del carosello un sistema di pedane mobili si alza e si abbassa con un abbacinante effetto “pop-up” tra scintille, sbuffi di vapore, sciabolate di luce e fuochi pirotecnici. Altre enormi figure di donna pendono nel vuoto ai quattro angoli dell’Arena come fossero le polene di vecchi velieri. Se sì ‘Welcome to the pleasure dome’ potrebbe prendere vita a giugno in un grande spazio del Nord ancora da individuare, altrimenti è già fissata l’Unipol Arena per il 18 aprile con ‘Ocean white’, la produzione ‘marina’ in testa a tutte le classifiche di gradimento stilate ai quattro angoli del globo dal popolo ‘total white’.

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