La svolta a sinistra del Pd? Gli eletti sono tutti renziani e moderati

 

Eletti. Il Pd esulta per il ritorno in vita della sinistra? Ma a ben vedere dati ed eletti, c’è poco di sinistra nell’avanzata dei dem guidati da Nicola Zingaretti. Cominciamo dai parlamentari che sbarcheranno a Bruxelles. Il più votato è stato Carlo Calenda, 270 mila preferenza nella circoscrizione Nord Est che ha trascinato il Pd.

E tutto si può dire tranne che l’ex ministro sia un reduce della Ditta. Nella stessa circoscrizione stratta un seggio Alessandra Moretti, fedelissima renziana. Al Nord ovest la spunta per un seggio, Irene Tinagli, ex Scelta Civica: un nome che non nulla in comune con la sinistra. Scendendo al centro, ritorna in Parlamento Europeo Simona Bonafè, altra renziana puro sangue.

La svolta a sinistra del Pd? Gli eletti sono tutti renziani e moderati

E anche al Sud Giosy Ferrendino che fa il pieno di voti è un moderato. Sostenuto addirittura da Paolo Cirino Pomicino. Perché dunque i nostalgici del centrosinistra festeggiano? Nell’euforia, Matteo Renzi prova subito a marcare le differenze con il nuovo corso tra i dem: “La vittoria della Lega alle Europee e’ netta. È altrettanto evidente che la risposta piu’ forte alla vittoria di Salvini arriva oggi da Firenze grazie al bravissimo Dario Nardella”. Una vittoria figlia di tanti padri.

“Dopo le elezioni la situazione dell’Italia peggiora decisamente. Saremo piu’ isolati in Europa dove i partiti sovranisti non hanno sfondato negli altri Stati membri. Siamo usciti dal gruppo dei grandi paesi europei, la nostra collocazione e’ ora stabilmente con Polonia e Ungheria”,  afferma l’ex-ministro e neodeputato europeo Carlo Calenda, commentando i risultati del voto di ieri. “Conteremo meno proprio – prosegue – mentre andiamo incontro a una situazione economica e finanziaria difficilissima. E’ invece un’ottima notizia il crollo del M5S, sintomo che la prova di governo li sta esaurendo e che il tentativo maldestro di Di Maio di prendere in giro gli italiani negli ultimi 30 giorni di campagna elettorale, fingendo di litigare con la Lega, non e’ andato a buon fine.

Il sorpasso netto del PD sul M5S e’ un risultato politico molto importante, la lista unitaria PD-SiamoEuropei e’ stata una scelta giusta. Non dobbiamo pero’ dimenticare che la lista non ha neanche raggiunto il numero di voti delle Politiche. Abbiamo evitato il peggio – ha detto ancora Calenda – e dimostrato di essere vivi e combattivi, ma la strada da fare e’ molta. La sconfitta di +Europa priva l’Italia di una rappresentanza nell’Alde e contribuisce a indebolire il fronte antisovranista”

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