La Protezione civile regionale calabrese in mano a Pallaria, Codacons chiede rimozione

 Ospedali impreparati, triage improvvisati, e ammissioni imbarazzanti. Il servizio realizzato da Report ieri sera ha messo in evidenza, qualora ce ne fosse bisogno, tutte le falle del sistema sanitario regionale che non funziona da anni. Il capo della Protezione civile regionale alla guida della struttura speciale contro l’epidemia di coronavirus, Mimmo Pallaria, ha fatto delle ammissioni realmente imbarazzanti, che ai più sono apparsi un modo per mettere le mani avanti. Come dire, non conosco il settore, mi hanno messo a gestirlo, sono fuori da ogni responsabilità.

«I ventilatori? Non so neppure cosa siano». Il posto glielo ha dato Jole Santelli, soggetto attuatore di tutte le azioni di contrasto all’epidemia che ha spiegato la sua scelta di dare il ruolo a Pallaria con un laconico «chi avrei dovuto nominare?». La sanità calabrese era un disastro prima e oggi combatte contro un’emergenza decisamente più grande e non alla sua portata.

E sono in molti, dopo aver visto e sentito le dichiarazioni di Pallaria a chiedere che venga rimosso dal ruolo di Capo del Dipartimento della Protezione civile calabrese. Anche il Codacons chiede la rimozione del Dirigente: “Dobbiamo avere paura, la burocrazia rischia di essere più pericolosa del virus. Se non ci trovassimo dinnanzi un dramma di proporzioni epocali, la situazione apparirebbe perfino comica. Ieri abbiamo assistito alla denigrazione dei calabresi per bocca di un Dirigente Generale”.

“Ieri abbiamo compreso – riporta la nota del Codacons – che alla giuda della Protezione Civile e della task force per fronteggiare l’emergenza c’è un potentissimo burocrate che, sorridendo, ha sciorinato tutta l’improvvisazione con cui si affronta una pandemia in Calabria. Grottesco. Chi aveva ancora dubbi, ieri, ha dovuto prendere atto come la Regione Calabria è totalmente incapace di gestire quanto accade. In un paese normale questa mattina dovrebbero arrivare le dimissioni dell’Ing. Pallaria, senza bisogno che qualcuno le solleciti. Nel corso della trasmissione “Report” andata in onda su Rai3, l’uomo che guida la “task force” in Calabria, ha dichiarato – sfoggiando un rassicurante sorriso ed elencando tutti i suoi numerosi incarichi – di non sapere cosa diavolo siano questi benedetti “ventilatori”. Ma chi lo ha nominato? Proprio il Governatore che con imbarazzante sicumera ha precisato: “e chi dovevo nominare?”.

“Praticamente ne ha scelto uno a caso… Caro Pallaria – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – Dimissioni è un termine desueto che, non a caso inizia la lettera D, proprio come il termine che le determina Dignità.Un legame forte quello tra questi due vocaboli. Laddove manca la Dignità infatti, le Dimissioni stentano sempre ad arrivare. E noi le invochiamo a gran voce. “Le sue dimissioni sono un atto doveroso, come sarebbero quelle di chi l’ha designata a gestire ciò che lei ammette di non conoscere”.

Altrimenti dobbiamo prepararci ad una lunga battaglia dove il virus è il nemico meno pericoloso. “Se chiedere le dimissioni di chi sta gestendo l’emergenza costituisce un reato – prosegue il Codacons – allora si intenda la nostra richiesta come un’autodenuncia”.
Qualcuno sosteneva che quando si chiedono sacrifici ai Cittadini, ci vuole una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Il Governatore, purtroppo, sta dimostrando di avere a cuore soprattutto questi ultimi”.

Anche la Uil Calabrese contro Pallaria

“Gravissime le dichiarazioni a Report del responsabile della Protezione civile calabrese. Pallaria si dimetta. Una regione come la Calabria, non può affrontare una emergenza sanitaria di tale portata, con così tanta superficialità e incompetenza”. Anche il segretario generale della Uil calabrese, Santo Biondo punta il dito contro il dirigente. “La Presidente della Regione – prosegue Biondo – non può cavarsela con una alzata di spalle, prima di indicare ai calabresi, cosa deve fare il governo, dica cosa deve fare la Regione. Per esempio nominando manager competenti nei ruoli di responsabilità regionale. Pertanto la Presidente della giunta regionale, intervenga immediatamente a dare chiarimenti sulla vicenda. Non si può giocare sulla incolumità dei cittadini”.

Circa Redazione

Riprova

La rivoluzione energetica al femminile: le donne guidano gli investimenti nelle energie rinnovabili

La Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e il Veneto sono le regioni italiane che guidano la …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com