La proposta di legge per rendere illegali i gadget del Duce

Il deputato del Pd Emanuele Fiano ha presentato una proposta di legge alla Camera dei Deputati con la quale si vuole equiparare il commercio di oggetti e memorabilia del fascismo, e di Mussolini, al reato di apologia del fascismo. Il calendario con le riproduzioni delle foto del Ventennio, le magliette che riportano gli slogan fascisti, la testona di Mussolini venduta alle bancarelle, gagliardetti e oggettistica varia diventerebbero memorabilia che potrebbero diventare fuorilegge. Fiano, non nuovo a manifestare il suo antifascismo militante, non punta a dichiarare direttamente reato il commercio dei gadget mussoliniani ma arriva all’obiettivo in maniera indiretta: ‘Se guardiamo a quel che sta avvenendo in molte parti d’Europa, dove stanno riprendendo spazio molti movimenti xenofobi, dico che certi atteggiamenti non possono essere assolutamente sottovalutati. Si tratta di simboli? Certo, ma anche i simboli rivestono il loro ruolo. Se riteniamo non più punibili i simboli allora anche ciò che essi rappresentano rischia di non essere più percepito come un problema’. La proposta di legge infatti riguarda la legge Scelba varata nel Dopoguerra che punisce l’apologia del fascismo. La proposta di Fiano è che diventi a pieno titolo una norma del codice penale italiano che avrebbe degli effetti pratici immediati, rendendo sanzionabili una serie di fatti e comportamenti. E quindi il saluto romano e quello del legionario, la memorabilia e forse persino qualche libro troppo gentile con il passato fascista d’Italia potrebbero diventare reati veri e propri.

Cocis

 

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