La Proff insulta e grida. Avvocato ritira alunni durante le sue lezioni

I comportamenti e i metodi, considerati ”poco ortodossi”, della professoressa di italiano hanno spinto i genitori di una decina di alunni a ”ritirare” i figli nelle ore di lezione della docente. I ragazzi, che frequentano la seconda classe di una scuola media di Banzi (Potenza), ogni volta vengono accompagnati fuori dall’aula da un avvocato e poi riportati dentro al cambio dell’ora. La docente durante le lezioni avrebbe utilizzato un linguaggio pesante, con insulti e grida, schiaffi e qualche pizzico, atteggiamenti che hanno turbato i ragazzini un’età compresa tra gli 11 e i 12 anni. Questi comportamenti poco consoni ad un insegnante sarebbero cominciati durante lo scorso anno scolastico. I genitori avvisati dai propri figli hanno subito informato i dirigenti dell’istituto di quanto stava accadendo ma, sembra, che nessuno abbia mosso un dito. Così si sono rivolti all’avvocato Mariateresa Di Florio che ha preso a cuore la vicenda ed ha immediatamente scritto alle istituzioni scolastiche lucane e al ministero dell’Istruzione “ma anche in questo caso tutto è caduto nel silenzio”’. La situazione non è stata risolta, e con il nuovo anno scolastico è stato deciso di “ritirare” i bambini dall’aula durante le ore di Italiano. L’avvocato va a prendere i bambini e poi li riporta in classe al termine delle lezioni. Tutto ciò avviene in base ad una vera e propria delega della potestà genitoriale firmata da ogni singolo genitore e depositata presso il dirigente scolastico. L’avvocato Di Florio, inoltre, ha firmato una dichiarazione che solleva la scuola da ogni responsabilità su quanto potrebbe avvenire quando gli alunni sono fuori. ”Tutto si svolge nella più assoluta tranquillità – dice il legale- ma proseguirò con questo comportamento fino a quando non sarà tutto risolto”. Pasquale Vertulli, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Genzano di Lucania (Potenza), di cui fa parte la scuola di Banzi, ha spiegato di non poter “esprimere giudizi su questa vicenda, per la quale sono in corso le verifiche e le procedure previste dalla legge”.

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