La Polonia e il ritorno al tradizionalismo cattolico e populista

Karol Nawrock, il neo eletto Presidente della Repubblica polacca, è la perfetta rappresentazione di quella maniera di pensare e di porsi all’ estero. La sua vittoria contro il suo rivale, sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, non è stato un cappotto : il distacco inferiore al 2% . Nawrocki nasce nel 1983 in un quartiere molto popolare di Danzica da famiglia operaia, con pochi soldi per poter scalare l’ ascensore sociale. Il muro di Berlino e con esso il regime sovietico in Polonia crolla quando lui aveva appena sei anni. Da giovane si dedica al pugilato e si lega politicamente alla destra radicale e incomincia a porre in atto comportamenti al limite della legalità e che oggi gli vengono rinfacciati. Ma poi si dedica allo studio della storia e diventa direttore dell’ Istituto di memoria nazionale e poi direttore del museo della seconda guerra mondiale. Fino alla sua candidatura non era molto conosciuto, ma gli apparati di partito, con un’ abile campagna di comunicazione, sono riusciti a presentarlo come un uomo del popolo, legato alle tradizioni, nazionalista cattolico, ostile all’ UE. Un uomo qualunque che si contrappone alle elite, all’ establishment. Ha raccolto il voto dei più giovani che vivono il disagio dell’ormai  diffusa condizione del precariato e non hanno vissuto la dittatura. Trzaskowski, sicuro della vittoria, ha sottovalutato l’ avversario e ha sfoggiato tutta la sua appartenenza ad una famiglia agiata ed esemplare, ha ostentato tranquillità e non ha compreso che questa sua immagine, sarebbe stata per lui un boomerang. Al contrario la narrazione di Nawrocki è stata quella di definire il suo avversario come un fedele collaboratore dell’ attuale Premier Tusk, che da gran parte dell’ opinione pubblica, soprattutto dalla destra populista, viene raccontato come un uomo al servizio delle lobby di Bruxelles. La destra polacca ideologicamente guarda al passato perché viene a mancare una prospettiva per il futuro, va alla ricerca di un’ identità che rischia di essere distrutta da forze ostili, che ordiscono a tale scopo complotti. Del resto anche Donald Trump ha guardato al passato con il suo ” Make America Great Again” ” Rifacciamo l’ America Grande” . Il passato diventa una sorta di rifugio di conforto, perché lo si conosce , a differenza del futuro che è tutto da costruire. Il Capo dello Stato in Polonia, ha poteri limitati, ma può ostacolare l’ azione del governo a guida Tusk . Le elezioni legislative sono fissate per il 2027 e tutti gli scenari sono aperti.

Andrea Viscardi

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