La manovra oggi in aula al Senato. Napolitano: “Servono misure più efficaci”

Approda oggi in Aula al Senato la manovra bis approvata domenica dalla commissione Bilancio. Il dibattito a Palazzo Madama  inizia alle 16,30 all’indomani dell’allarme lanciato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo una giornata estremamente difficile per i mercati finanziari italiani. A questo si aggiunge lo sciopero generale voluto dalla Cigl. Il clima non è dei migliori. Il Capo dello Stato ha chiesto misure più efficaci per rafforzare la manovra economica che oggi approda in aula a palazzo Madama. In gioco c’è la tenuta dell’intero sistema Paese. Ieri la Borsa ha detto che si rischia grosso se il Governo non inverte la marcia e punti su misure certe per avere entrate sicure. I mercati non si fidano di un Paese che annuncia misure correttive per poi cancellarle nell’arco di poche ore. Hanno bisogno di certezze e in questa manovra poche sono quelle messe nero su bianco che effettivamente portino ad una riduzione del debito e al pareggio di bilancio. La lotta all’evasione va bene ma garantisce solo entrate “aleatorie”. Occorrono interventi strutturali e di crescita: la politica deve avere il coraggio di osare, per riprendersi il suo primato e non farsi “comandare” dai mercati, anche attraverso misure esteticamente impopolari ma necessarie per fare cassa. Se non si inverte la rotta si rischia una frattura sociale difficilmente gestibile nell’immediato futuro. Per questo ieri Giorgio Napolitano ha chiesto misure più efficaci per rafforzare la manovra economica. “Nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall’impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli del debito pubblico italiano e quelli tedeschi”, ha scritto ieri nella nota il presidente della Repubblica. “E’ un segnale di persistente difficoltà a recuperare fiducia come è indispensabile e urgente. Si è ancora in tempo per introdurre in Senato nella legge di conversione del decreto del 13 agosto misure capaci di rafforzarne l’efficacia e la credibilità. Faccio appello a tutte le parti politiche perché sforzi rivolti a questo fine non vengano bloccati da incomprensioni e da pregiudiziali insostenibili”, si legge nella nota del Quirinale.Tra le possibili ulteriori modifiche necessarie ad assicurare al provvedimento una più chiara ed immediata efficacia, l’ipotesi di un aumento dell’aliquota dell’Iva, un allungamento dell’età per le pensioni di anzianità e la reintroduzione di un contributo di solidarietà a carico della fascia più ricca dei contribuenti o forme di prelievo fiscale sul patrimonio. Ma bisogna anche fare presto e approvare la manovra in pochissimi giorni. Il Senato ha predisposto un calendario che dovrebbe portare al voto finale entro mercoledì. Il presidente Renato Schifani vuole ridurre i tempi per l’approvazione del decreto. I senatori avranno in tutto 29 ore per esaminare la manovra, ma sia il Pdl sia il Pd, per bocca di Maurizio Gasparri e Anna Finocchiaro, si sono detti favorevoli ad un voto anticipato sul provvedimento.

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