La mafia domina il Porto delle nebbie

Il mega blitz che ha scoperto un colossale traffico di cocaina al porto di Catania  ha portato alla luce ciò che Sinistra Italiana denuncia da tempo.

Il porto di Catania è in mano ai clan catanesi e da anni è l’approdo ideale per rilevanti carichi di droga.

Lo scalo merci, chiuso a cittadini e pescatori, è un territorio franco in mano alle aziende di logistica, alcune in odore di mafia. Sinistra Italiana da anni denuncia quest’anomalia, ma le autorità competenti hanno chiuso gli occhi e le istituzioni si sono girate dall’altra parte, contribuendo a determinare quanto appurato oggi dalla magistratura.

Del resto, a Catania chiudere gli occhi sui traffici illegittimi e le attività di riciclo del denaro sporco è da decenni una sorta di ammortizzatore sociale.

Adesso è il tempo di decidere del futuro del porto di Catania.

Sinistra Italiana chiede, ancora una volta, che tutto il traffico merci venga trasferito al porto di Augusta, dotato di uno scalo marittimo adatto, con maggiori spazi, strutture migliori e rapidi collegamenti autostradali.

Solo così si potrà contrastare il controllo del territorio da parte della mafia.

In questo modo si eviterebbe lo scempio previsto nel Piano regolatore portuale per ampliare il porto, si riaprirebbe l’area ai cittadini, si potrebbe far passare una metropolitana di superficie sino alla Plaja, continuando il percorso che, oggi, si ferma al porto.

Purtroppo, non nutriamo grandi speranze, in Sicilia, si sa, sui voti la cattiva politica è poco schizzinosa: non importa se alcuni di essi puzzano di mafia lontano un miglio.

Il segretario regionale Pierpaolo Montalto

Il segretario provinciale Giolì Vindigni

Il segretario cittadino Marcello Failla

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