La Lega si prepara per il congresso che dovrebbe tenersi a marzo. Le tappe di avvicinamento sono sul tavolo del consiglio federale convocato da Matteo Salvini a Montecitorio. Al primo posto la battaglia sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, che il vicepremier ha definito “la priorità della Lega” ma anche “un’emergenza nazionale” per dare respiro “a dieci milioni di italiani”. Tema spinoso sul quale gli alleati sono d’accordo in linea di principio, ma sottolineano la necessità di fare i conti con le coperture finanziarie dell’operazione, come ha ribadito ieri il viceministro Maurizio Leo di Fratelli d’Italia. Altro tema sul quale il Carroccio intende tenere il punto è la strenua difesa del governatore del Veneto Luca Zaia.
Il “regolamento per l’elezione dei delegati”, chiamata ai ‘Gazebo per il tesseramento’, un generico riferimento a “Autonomia, Ddl Sicurezza, Pace fiscale, Elezioni Province”. Le parole chiave su cui la Lega intende spingere al massimo in questa stagione: parola d’ordine identità. Attesa una discussione fitta sul nodo del terzo mandato per Zaia, tema sul quale nell’ultimo consiglio federale dello scorso 17 gennaio Salvini aveva serrato le fila.
Non è ancora chiaro se sarà Roma o Milano la città che accoglierà i delegati del Carroccio. Di sicuro il cantiere congressuale è aperto e le tappe di avvicinamento iniziano con gli ‘incontri preparativi’ e il ‘Regolamento per elezione delegati’.
Sul sfondo ‘il giallo’ sulla partecipazione del generale Vannacci, eletto a Strasburgo come indipendente nella file della Lega e fondatore del movimento Mondo al Contrario. “Ancora non ho avuto l’annuncio ufficiale ma, se invitato, parteciperò con grande piacere, determinazione e entusiasmo. Così come ho partecipato a Pontida e tutti gli eventi di partito in cui sono stato coinvolto”. Prenderò la tessera prima del congresso? “Dipende, vedremo, ne discuteremo. La sorpresa ha il suo perché…”.