La Grecia affossa l’Euro. Gli speculatori attaccano l’Italia

L’annuncio della Grecia di sottoporre a referendum il piano di salvataggio concordato con la Ue e l’Fmi affonda le borse europee. L’accordo tra Atene e i vertici europei non piace alla Grecia che teme una cessione della sovranità nazionale. La scelta di George Papandreou, secondo l’agenzia di rating Fitch, rischia di sfociare in una bancarotta e decretare la fuoriuscita della Grecia dall’euro. E le Borse del Vecchio Continente vanno giù in caduta libera. A farla da padrona oggi è stata la speculazione internazionale.

L’opinione diffusa è che l’instabilità generale possa avere un effetto domino:la caduta della Grecia porterebbe dietro di se diversi stati. E così l’Italia finisce sotto attacco. Milano non riesce a recuperare un’apertura negativa e chiude a meno 6,8%, dopo aver perso in giornata oltre il 7%. Piazza Affari risente dell’impennata record degli spread.

Lo spread btp-bund sfonda anche il muro dei 455 punti base toccando i 455,1 punti. Sul mercato secondario il rendimento del decennale italiano vola al 6,33% dal 6,29% in meno di 20 minuti. Con il Btp decennale sono sotto pressione anche i titoli del Tesoro a due e a cinque anni, che segnano nuovi record storici. Il rendimento del biennale schizza al 5,67% sul mercato secondario mentre quello del quinquennale vola al 6,28%. In quest’ultimo caso lo spread col bund a cinque anni si allarga a 532 punti base.

Non è servito l’intervento della Bce sul mercato secondario per comprare debito italiano a ridurre le perdite. Piazza Affari non registrava perdite così pesanti dall’ottobre del 2008, nel pieno della crisi dei mutui subprime. Nella cronistoria delle peggior performance registrate, a partire dal 1997, dal principale indice della Borsa di Milano, sono soltanto tre i risultati peggiori: il 10 ottobre di tre anni fa (-7,14%); l’11 settembre 2001 (-7,57%), giorno degli attentati alle Torri gemelle e al Pentagono, e il 6 ottobre 2008 (-8,24%). Nel 2011, il record negativo finora era stato il 10 agosto, quando il Ftse Mib aveva chiuso a -6,65%.

Ma ad avere un segno meno sono tutte le borse europee.  Precipitano anche Parigi che cede il 5,38%, Francoforte che arretra del 5% e Londra che perde il 2,21%. Atene affonda dell’8,14%, Madrid del 4,64% e Lisbona del 3,68%. Crollano i bancari, specie in Francia e in Italia, con Intesa a -15,8%, SocGen -17% e Bnp Paribas -13,2%.

 

 

 

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