Il ministero della Difesa Francese ha confermato il massiccio bombardamento dei suoi jet militari su Raqqa, la ‘capitale’ dell’Isis in Siria. Sono stati centrati e distrutti il centro di comando dell’Isis nella capitale siriana del gruppo, il centro di addestramento e un altro per il reclutamento con raid che hanno impegnato 10 jet. Le infrastrutture operative dello Stato islamico sono state distrutte in due raid ‘alle 19:50 e alle 20:25’. Parigi sottolinea poi che l’operazione si è scagliata contro obiettivi identificati in precedenza dalle missioni di ricognizione condotte dall’aeronautica militare francese, non ci sarebbero né morti né feriti tra i civili. L’operazione è stata condotta in coordinamento con le forze americane, si conclude nella nota. L’intelligence Usa ha fornito le informazioni per identificare gli obiettivi Isis riducendo al minimo i danni collaterali. Sono almeno 20 le bombe sganciate e in città, oltre l’energia elettrica, è stata tagliata anche la fornitura di acqua. In questo modo la Francia si è assicurata la riuscita delle operazioni, debilitando anche da questo fronte le forze del califfato.Si scatena la rabbia sui social: ‘Distruggeteli’, ‘Raqqa delenda est’, ‘fateli a pezzi, ‘distruggeteli’ sono alcuni dei messaggi sui social network, che si sono diffusi dopo i raid francesi su Raqqa. La notizia, diffusa oggi, risale al 15 luglio scorso. Dopo l’attentato di Nizza, Hollande ha affermato che la Francia viene colpita perché è un paese libero e l’Isis ha in odio le libertà occidentali. Ciò che vogliono i fedeli dello Stato Islamico è conquistare Riad, Damasco, Tripoli per imporre la sharia in tutto il molto islamico e il motivo per qui la Francia diventa un obiettivo è che Parigi cerca di impedire questo obiettivo andando a bombardare le loro posizioni.