Al Teatro Brancaccio di Roma fino a domenica 6 marzo rimane in scena La Divina Commedia Opera Musical, per la regia di Andrea Ortis su libretto di Gianmario Pagano e Musiche di Monsignor Marco Frisina.
Caronte, Pier delle Vigne, Pia de’ Tolomei, Ulisse, il Conte Ugolino, Francesca da Rimini tutti nomi e personaggi che troviamo pronti a raccontarsi per aiutarci ad assaporare il viaggio compiuto dal sommo Poeta alla ricerca dell’Amore accompagnati dalla voce narrante di Giancarlo Giannini che ci fa dono dei preziosi versi danteschi sulle note del M° Mons. Marco Frisina, per “uscire in fine a riveder le stelle” tenuti per mano fino alla fine, da una Beatrice senza volto e dal regista stesso, un colossale Virgilio, magistralmente interpretato da Andrea Ortis.
Inferno, Purgatorio e Paradiso tutto in una sera, ora si può!
In una prodigiosa rivisitazione in musica della più importante e maestosa Opera della letteratura italiana dono del genio di Firenze, rinnovata nella sua veste scenica grazie a videoproiezioni 3D e alle coreografie acrobatiche di Massimo Volpini, Antonello Angiolillo veste i panni di Dante e ci porta per qualche ora in viaggio tra i drammi dell’animo umano nella sua miseria e potenza, attraverso vizi, virtù e peccati che si snodano in un palco modulare con un sistema di piani automatici che ci fa scendere e salire dall’Inferno al Paradiso, senza rendercene neanche conto e senza fare fatica alcuna, se non quella di ammirare la bellezza di Beatrice, che compare solo a tratti sul Monte dal quale guida e rassicura Dante tra le incertezze del suo viaggio.
Dante viene reso estremamente umano, dapprima entusiasta, gioioso emozionato, timoroso poi ansioso di partire alla scoperta, guidato “solo” dalla ragione di Virgilio, il Poeta a volte spento e spaventato per quello che vede all’interno di questo percorso, si sofferma sui personaggi che incontra e le loro storie strazianti, in un percorso teatrale costellato dalle incredibili scenografie realizzate da Lara Cassini e impreziosite dai costumi di Lorena di Pasquo che insieme riescono a rendere reali agli occhi degli spettatori le tre fiere, i luoghi e gli ambienti in modo sorprendente e del tutto nuovo.
Tanti i personaggi incontrati dal protagonista durante tutto il viaggio, toccanti e commoventi, nel loro chiedere fino allo strazio, di ricordarli tutti al suo ritorno nel regno dei vivi e drammaticamente veri nel descrivere le loro storie tragiche, da narrare in loro vece ai posteri.
Accolti da Caronte “Caron dimonio con occhi di bragia, (…) batte col remo qualunque s’adagia” in un quadro scenico con elementi così iconografici che riconducono tempestivamente al nocchiere infernale, impressionante nell’interpretazione ancora prima che nei costumi, si è traghettati coi protagonisti in un’esperienza teatrale dai colori e dai toni che Francesca da Rimini e Pia de’ Tolomei colorano di rosso come l’Amore, Pier delle Vigne e il Conte Ugolino dipingono invece di nero, fino ai colori sgargianti della libertà di Ulisse, Catone, Cesare e l’Amicizia di Guido Guinizzelli che tratteggiano tutti insieme uno scenario pregno di contenuti e significati, resi così più comprensibili e vicini a tutti.
Tra terzine, lacrime, musiche e proiezioni, è doloroso il viaggio, ma infinitamente bello. Il finale è illuminato dal volto di Beatrice, che si rivela nel Paradiso dopo essersi celata nelle altre cantiche, in cui si intravede solo nell’ombra senza mai comparire alla vista, se non rivelandosi vocalmente.
Come comprendere quindi la sofferenza, se non attraversando l’Inferno? Cosa accade nell’angusto regno intermedio del Purgatorio e cosa ci riserva il sublime splendore del Paradiso? Tutto questo reso tramite un accurato lavoro di video mapping che cattura il pubblico e lo porta nella bolgia di dolore e tempesta con l’immensità che solo il padre della lingua italiana ha saputo creare con i suoi versi. E in questo viaggio teatrale, dove la tecnologia va a braccetto con la narrazione sostenendola, tutto il pubblico ammira, comprendendola appieno, la grandezza del Sommo Poeta grazie ad un cast molto omogeneo che brilla organicamente per qualità sia vocali che interpretative, partendo da un inizio tragico fino alla salvezza “dell’amor che move il sole e l’altre stelle”.
dal 1 Marzo al 6 Marzo 2022
LA DIVINA COMMEDIA OPERA MUSICAL
di Gianmario Pagano e Andrea Ortis
con
Antonello Angiolillo – Dante
Andrea Ortis – Virgilio
Myriam Somma – Beatrice
Noemi Smorra – Francesca, Matelda
Angelo Minoli – Ulisse, Catone, Guido Guinizzelli
Mariacarmen Iafigliola – Pia dei Tolomei, La donna
Antonio Melissa – Caronte, Ugolino, San Bernardo
Antonio Sorrentino – Pier delle Vigne, Arnaut
Andrea Ortis – Regia
Marco Frisina – Musiche
Gianmario Pagano e Andrea Ortis – Testi
Lara Carissimi – Scenografie
Virginio Levrio – Proiezioni
Massimiliano Volpini – Coreografie
Valerio Tiberi – Luci
Emanuele Carlucci – Suono
PRODUTTORE ESECUTIVO Lara Carissimi
VOCE NARRANTE GIANCARLO GIANNINI
Regia di ANDREA ORTIS
Produzione di MIC Music International Company
Foto di Elisabetta Bellettati
Loredana Margheriti