La Concordia è a galla

La nave Costa Concordia, naufragata sulle coste del Giglio, è tornata a galleggiare. Il relitto si è staccato dalla piattaforma su cui era stato adagiato dopo la rotazione. Il rigalleggiamento sono cominciate stamani alle 6, dopo l’ok dato da Nick Sloane, il regista dell’operazione. In questa prima fase, che durerà tra le 6 e le 8 ore, il relitto verrà sollevato di circa 2 metri e spostato di 30 metri verso est. Durante tutta questa fase e per il successivo spostamento saranno interrotti i collegamenti tra l’isola del Giglio e l’Argentario. Il viaggio della Costa Concordia dall’Isola del Giglio a Genova, la cui partenza è prevista per lunedì 21, potrebbe essere anticipato a sabato 19 nel caso in cui non ci siano intoppi nel rigalleggiamento e le condizioni meteo siano ottimali. La direttrice dell’Osservatorio ambientale per la Concordia, Maria Sargentini, si dice ottimista per la riuscita delle operazioni di rigalleggiamento e trasporto a Genova del relitto della Costa Concordia, ma ricorda che l’operazione si porta dietro un margine di rischio. L’Osservatorio, dopo un via libera preliminare al progetto, in giornata dovrebbe dare l’ok definitivo. Maria Sargentini, all’Isola del Giglio, ha accolto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. A chi le chiedeva quale sia stato l’impatto ambientale del relitto al Giglio, la direttrice dell’Osservatorio ha risposto: “Per questi due anni e mezzo siamo soddisfatti. Fra le priorità ci saranno la ripulitura e il ripristino, oltre ad una nuova ricognizione dell’area dove il relitto della Concordia è rimasto tutto questo tempo”. L’andatura della Concordia sarà molto lenta, a due nodi. Una velocità che dovrebbe mettere al riparo dal rischio di mare mosso. Due le rotte previste e sarà scelta quella più conveniente in base ai venti ed alla corrente. L’appuntamento decisivo è dunque per domenica sera. Previsioni meteo e mare alla mano, il senior salvage master Nick Sloan, dopo l’ok dell’Osservatorio – darà il via libera per la mattina seguente alle operazioni che riporteranno in navigazione il gigante del mare mandato ad infrangersi sugli scogli davanti al Giglio da una sciagurata manovra il 13 gennaio del 2012.

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