Il capogruppo alla Camera di Fi aveva inviato una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in cui sosteneva che il testo di legge sul voto di scambio presenta profili di incostituzionalità. Dal Colle è arrivata la risposta in cui Napolitano dice che vigilerà sul rispetto delle regole che disciplinano gli equilibri di bilancio e dei vincoli Ue, ma solo quando sarà posto di fronte a provvedimenti formali approvati dalle Camere o dal Governo. Non su indiscrezioni o annunci. Brunetta, infatti, lanciò un appello affinché gli interventi e i richiami non restassero inascoltati. Si riferiva il capogruppo alla Camera di FI alla riforma dell’articolo 416-ter del Codice penale, ed in particolare in prossimità delle prossime elezioni europee. Brunetta ribadiva l’esigenza di riformare il reato di voto di scambio politico-mafioso esposto ad ampie e fondate critiche, innanzitutto a cagione della sua evidente indeterminatezza che porta la disposizione in esame ad un’evidente violazione dell’articolo 25, comma 2, della Costituzione.
Riprova
La rivoluzione energetica al femminile: le donne guidano gli investimenti nelle energie rinnovabili
La Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e il Veneto sono le regioni italiane che guidano la …