La Boschi indicata tra le 28 persone più influenti d’Europa

Ventotto personalità, una per ogni Paese, che stanno agitando e cambiando l’Europa. È una lista di prestigio quella compilata da ‘Politico.eu’, in cui spicca per l’Italia il nome del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, inserita al nono posto. La Boschi, a soli 33 anni, è definita la riformatrice costituzionale, inserita dal premier in un ruolo cruciale, visto che la riforma costituzionale porta il suo nome e mette fine a un sistema in cui le due camere hanno uguali poteri. Boschi è stata inserita  in un ruolo cruciale e ha mostrato che la giovane età non è incompatibile con il successo politico. Alcuni la vedono già destinata a posizioni anche più elevate. Il ministro per le Riforme appare al nono posto, dietro all’ungherese Viktor Orbán, la danese radicale Margrethe Vestager, la scozzese Nicola Sturgeon, il leader del CSU tedesco Horst Seehofer, il rapper belga Stromae, Isabelle Falque-Pierrotin (Presidente della Commission nationale de l’informatique et des libertés), l’avvocato spagnolo Albert Rivera e il lettone Valdis Dombrovskis. ‘Ha posto le riforme al centro della propria azione politica e queste dovrebbero dare più stabilità alla democrazia italiana, che ha conosciuto 63 governi in settant’anni’, si legge nella biografia.  Matteo Renzi  finge distacco ma è chiaro che al primo passo falso il Pd potrebbe ripetere l’operazione ‘stai sereno’, stavolta con lui vittima e la Boschi nuova leader. ‘Maria Elena Boschi la donna più potente in politica? Credo di no. Sta facendo un lavoro straordinario, come pure Roberta, Marianna, Federica’, aveva risposto il premier  a domanda velenosa di Bruno Vespa. Definita un’ospite fisso nei talk show, ha evitato scivoloni politici e si anche sentita libera di dissentire dal suo mentore, Matteo Renzi. Per esempio sulle unioni civili, essendo a favore dei matrimoni gay, a differenza di Renzi che su questo punto ha una posizione più sfumata. Maria Elena Boschi è una politica e avvocato italiana, deputata per il Partito Democratico e Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento nel Governo Renzi. Di educazione cattolica, ha conseguito la maturità classica al liceo Francesco Petrarca di Arezzo nel 2000 con 100/100. Si è laureata all’Università di Firenze in giurisprudenza, ed è stata poi cultore della materia presso la cattedra di diritto commerciale della facoltà di giurisprudenza della stessa università. Ha, inoltre, conseguito un master in diritto societario. Ha fatto parte del CdA di Publiacqua, dal 2009 al 4 giugno 2013, data in cui, a seguito della sua nomina a deputato, ha rassegnato le dimissioni. Nel 2008, agli esordi del suo impegno politico, è vicina a Michele Ventura, candidato alle primarie a Sindaco di Firenze per l’area dalemiana del PD. Successivamente, divenuta membro della direzione del Partito Democratico di Firenze,  è stata, insieme a Simona Bonafé e Sara Biagiotti, una delle tre coordinatrici della campagna di Matteo Renzi per le primarie del centrosinistra del 2012. Alle elezioni politiche italiane del 2013 è stata eletta alla Camera dei deputati nella Circoscrizione Toscana, senza passare dalle primarie per i parlamentari del dicembre 2012. Il 9 dicembre 2013, in seguito alla vittoria di Renzi alle elezioni primarie del Partito Democratico del 2013, entra a far parte della segreteria nazionale del PD con il ruolo di responsabile alle riforme. Nell’ottobre 2013 è stata conduttrice della Leopolda, e l’anno successivo ne è stata organizzatrice. Dal 22 febbraio 2014 è Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento con delega all’attuazione del programma del Governo Renzi. Per il primo incarico è la prima donna nella storia della Repubblica, per il secondo è la seconda. Nell’estate del 2014 come rappresentate del governo italiano si è recata in Congo per recuperare un gruppo di bambini adottati da alcune famiglie italiane che a causa di alcuni problemi burocratici erano rimasti bloccati nel paese per alcuni mesi. Come responsabile alle riforme, nei primi sei mesi di governo ha intavolato assieme al presidente Matteo Renzi una serie di incontri tra le varie forze politiche. Questi incontri hanno prodotto una proposta di modifica costituzionale contenente l’abolizione del senato esistente e la fine del bicameralismo perfetto. Dopo varie modifiche apportate al testo iniziale e superato l’esame della commissione Affari Costituzionali, la legge, i cui relatori sono la senatrice Finocchiaro e il senatore leghista Calderoli, nel mese di luglio ha cominciato l’iter di votazioni in Senato. Il testo è stato approvato dal Senato il giorno 8 agosto 2014 ed è stato inviato alla Camera dei Deputati. Il 4 maggio 2015 la Camera ha approvato la riforma della legge elettorale denominata ‘Italicum’. Il 13 ottobre 2015 il Senato approva il cosiddetto ddl Boschi sulle riforme costituzionali.

Cocis

 

 

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